Prova Mitsubishi Colt 1.1

Vettura d’ingresso nel listino Mitsubishi, Colt mette in mostra numerose qualità. Le dimensioni compatte celano elevata abitabilità, e ben si abbinano al propulsore tre cilindri 1.1, dal carattere distintivo.

LISTINO: da 11.550 a 18.250 euro

VERSIONE IN PROVA: Mitsubishi Colt 1.1 12V Inform 3 porte

DESIGN
Le dimensioni di Mitsubishi Colt, celano una vettura dalla doppia personalità. Esternamente si nota subito il contrasto, tra la vista frontale e la coda. Davanti scorgiamo gli accigliati fari, che incattiviscono la linea e ricordano la più performante Lancer. Gli stessi elementi delimitano una generosa bocca, comprendente la griglia per il radiatore. Ai lati troviamo spazio per due fendinebbia (non istallati sulla versione base), che accentuano ulteriormente l’immagine sportiva. Questi tratti ‘sportiveggianti’ si smorzano decisamente nella coda, dove troviamo una semplice soluzione verticale, con i due elementi ottici a sviluppo orizzontale. Solo il paraurti sporge leggermente, movimentando la linea. Nelle fiancate osserviamo il profilo a cuneo, con i montanti anteriori che quasi mantengono la medesima inclinazione dei passaruota, salendo fino al centro della vettura. Questa soluzione migliora la vista d’insieme, facendo apparire Colt ancora più compatta, rispetto alle già ridotte dimensioni effettive.

INTERNI
Visto il design compatto e la linea inclinata del parabrezza, sorprende l’elevata abitabilità a bordo di Colt. La posizione leggermente arretrata dei sedili anteriori, rispetto ad una citycar, non intacca il comfort a bordo. Anzi, si sfrutta tutta l’altezza del veicolo, senza essere a ridosso del parabrezza. I finestrini anteriori sono di generosa dimensione, e consentono elevata visibilità. Nonostante la configurazione tre porte della vettura in prova, lo spazio a disposizione dei tre passeggeri posteriori è decisamente generoso. Anche con i sedili anteriori arretrati, i passeggeri posteriori hanno a disposizione elevato spazio per le gambe.
Il ponte di comando ricalca le tipiche unità giapponesi, con materiali plastici rigidi ed essenziali negli alloggiamenti. Tuttavia gli accoppiamenti sono precisi, ed i rivestimenti hanno una doppia rifinitura, per alleggerire l’impatto visivo. Già dalla versione base, sono presenti comodi vani portaoggetti. La plancia ospita razionalmente i tre comandi circolari della climatizzazione, con aria condizionata presente di serie.
Il volante con i fregi in color alluminio satinato, riporta alla sportività, ed è regolabile in altezza. Due gli elementi circolari della strumentazione, con velocità e giri (il cui fondo scala è posizionato a 8.000). Si aggiunge il display digitale, con poche informazioni di viaggio, ma comprendente un pratico ‘indicatore di cambiata’. Suggerisce quando passare alla marcia superiore o inferiore, in una logica di risparmio carburante.

BAGAGLIAIO
Vista la generosa abitabilità posteriore, i 270 litri di capacità del bagagliaio sono un buon risultato, e sono allineati con il resto della categoria. La soglia di carico non è a filo, e sono assenti i ripiani per separare il carico. Sotto c’è spazio per una ruota di scorta, anche se di serie sulla versione base viene fornito solo il kit di riparazione. La forma è abbastanza regolare, e la capacità aumenta in maniera considerevole fino a 900 litri, reclinando i sedili posteriori (separati 1/3).

ALLESTIMENTI
La razionalità giapponese si evince nella configurazione degli allestimenti. Colt può essere configurata con due livelli di dotazioni: Inform e Invite. Inform è la versione oggetto della nostra prova, già discretamente dotata per essere l’entry level di gamma. Di serie compaiono alzacristalli elettrici anteriori, paraurti anteriori e posteriori in tinta, climatizzatore e indicatore di cambio marcia (Gear Shift Indicator). Pur risultando essenziale, questo allestimento è garante di adeguato comfort a bordo. La più accessoriata ‘Invite’ aggiunge airbag laterali, cruise control, Radio-CD, specchi esterni in tinta con la carrozzeria, oltre a volante e pomello del cambio in pelle. Tra gli optional disponibili a pagamento, segnaliamo i fendinebbia anteriori, kit Bluetooth, bracciolo per il sedile del pilota e modanature sulle portiere.

SICUREZZA
Oltre ad ABS ed EBD, su Colt troviamo di serie i sistemi ‘BAS’ e ‘ESS’: il primo (Brake Assist System) è un assistente di frenata, che incrementa la forza frenante. Il secondo (Emergency Stop signal System) aziona le luci posteriori, per segnalare la situazione di frenata di emergenza. Non è previsto di serie e figura tra gli optional, il controllo stabilità e trazione. La prova della vettura ha tuttavia messo in luce una tenuta di strada di livello, grazie anche al generoso dimensionamento del pianale.
Gli occupanti anteriori sono protetti da airbag frontale (il passeggero è anche disinseribile), mentre i laterali vengono forniti sulla versione ‘Invite’. Presenti infine gli agganci Isofix, sui sedili posteriori.

MOTORE
Per la versione Colt 1.1 a benzina, Mitsubishi sceglie lo schema del propulsore con tre cilindri. Questa particolare configurazione contribuisce a sottolineare la doppia personalità di Colt. Ruvido e rumoroso ai bassi regimi, acquista linearità e consistenza con l’avvicinarsi del regime di coppia massima. L’arco di utilizzo tra 3.200 e 4.500 giri, diventa particolarmente gustoso e sfruttabile, con il rumore che quasi diventa ‘rombo’, e la vettura ben reagisce alle pressioni sull’acceleratore. Tuttavia Colt è destinata ad un pubblico dalla guida tranquilla, situazione in cui avremmo preferito un’erogazione più pulita e lineare, nelle partenze da fermo al semaforo. In totale i cavalli a disposizione sono 75, e rappresentano un valore di rilievo per un motore di soli 1.100 centimetri cubici. I tre cilindri inoltre si dichiarano poco assetati, consentendo tranquillamente percorrenze nell’ordine dei 18-19 km/l. Il cambio manuale risulta preciso, nonostante un piccolo scalino nell’inserimento della prima da fermo. La rapportatura consente di sfruttare al meglio il propulsore, con la quinta marcia più distesa del dovuto.

SU STRADA
Il motore ruvido ai bassi regimi, lascia qualche dubbio nell’approccio iniziale. Dopo i primi attimi, si iniziano però ad assaporare le qualità della vettura giapponese. Il motore da 75 cavalli mette in mostra il suo carattere, consentendo di sgusciare nel traffico con facilità, e parcheggiando in spazi ridotti, grazie alla lunghezza di soli 388 centimetri. Uscendo dalla città il telaio della vettura trasmette solidità, conferendo tenuta di strada e sicurezza. Anche su fondo viscido è difficile sentire scappare la vettura, che segue rigorosa la traiettoria impostata. Sui lunghi rettilinei il comfort a bordo è onesto, complice l’insonorizzazione dell’abitacolo e lo spazio a bordo. La taratura delle sospensioni si combina al passo lungo, smorzando al meglio avallamenti e buche della strada. I freni mostrano un comportamento esente da critiche, grazie ad un impianto potente e modulabile.

PRO
Abitabilità
Design compatto
Tenuta di strada

CONTRO
Ruvidità ai bassi regimi

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