Il cambio a doppia frizione

Ha portato innovazione nei sistemi di trasmissione applicata alle automobili. Il cambio a doppia frizione prevede la gestione dei rapporti in modalità semi-automatica, utilizzando i recenti benefici dell’elettronica, per migliorare dinamica di guida e consumi.

Il cambio a doppia frizione non è poi tanto diverso da un tradizionale cambio manuale. Principalmente si tratta di due cambi distinti, che agiscono sullo stesso asse e sono comandati ciascuno da una frizione. Inoltre l’elettronica (per mezzo di attuatori) rende automatico l’innesto, e la selezione dei rapporti. Per ottenere questa soluzione possiamo osservare nelle foto allegate, lo schema di funzionamento del DSG a 7 marce del gruppo Volkswagen.
Il primo albero comanda le marce dispari (in questo caso 1, 3, 5 e 7), mentre il secondo albero è cavo e concentrico al primo, e comanda le marce pari (2, 4, 6). Quest’ultimo gestisce in aggiunta anche la retromarcia. Ogni albero viene gestito da ciascuna delle due frizioni, che sono anch’esse concentriche.
I vantaggi a livello dinamico sono evidenti, e si traducono in una superiore velocità di cambiata. Quando si viaggia in un rapporto, la frizione corrispondente è chiusa e trasmette il moto. La seconda frizione invece ha già preselezionato l’ingranaggio del rapporto successivo, e al momento del comando di cambiata, deve solo chiudere la seconda frizione e aprire la prima. In un cambio tradizionale invece, si dovrebbe effettuare il passaggio da un ingranaggio all’altro, nel momento stesso della cambiata.

Questa soluzione è combinata ad una significativa gestione elettronica. Leggendo i diversi parametri di velocità, giri motore, freni vengono calcolati i rapporti ideali e eventualmente inseriti in automatico. Per questo motivo, il doppia frizione può funzionare anche in modalità automatica.

Oltre alla velocità, si segnala anche il vantaggio dal punto di vista dei consumi, per via della gestione ottimale dei tempi di cambiata. Per contro, l’innovazione tecnologica costa più cara, anche se è prevedibile un calo, proporzionale alla futura diffusione di questa soluzione.

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