BMW prova la frenata automatica

Con l’ultima nata delle berline BMW, il costruttore tedesco ha portato alla ribalta il dispositivo di frenata automatica. Grazie ai riconoscimenti dei ‘crash test’, ne viene ora sottolineata la valenza ai fini della sicurezza.

Con le ultime tecnologie, le auto vengono sempre più incontro al guidatore segnalando i potenziali pericoli che si incontrano sulla strada. BMW non si ferma a questo aspetto, ma va oltre, rendendo l’auto attiva nei confronti di potenziali situazioni di pericolo. Siamo di fronte al Controllo Attivo della Velocità, installato sulla recente BMW Serie 5.

In caso di potenziale collisione con il veicolo che precede, il guidatore riceve innanzitutto un avvertimento preliminare, mediante l’illuminazione di un simbolo rosso sul cruscotto e sull’Head-up display. Allo stesso tempo, viene precaricato il sistema frenante e abbassato il livello minimo di innesco dell’assistenza alla frenata idraulica.
Ciò assicura una frenata più pronta ed energica, in caso di emergenza. In situazioni che richiedono un intervento particolarmente rapido da parte del guidatore, oltre all’avvertimento visivo, il sistema attiva anche un segnale acustico.

Qualora il guidatore non dovesse ancora reagire alla richiesta di frenata, viene attivata una procedura di ritardo limitato: la vettura frena per 1,2 secondi con una decelerazione ridotta, in modo che la velocità sia ridotta già prima che il guidatore possa azionare i freni pretensionati. In base alle informazioni, fornite dal sensore radar del sistema Active Cruise Control (ACC Stop & Go) presente sulla nuova BMW Serie 5, il sistema rileva quando una collisione non può più essere evitata qualunque sia la reazione del conducente. In questo caso, una frenata di emergenza viene attivata automaticamente, e garantisce che la velocità al momento della collisione sia comunque ridotta in maniera significativa.

In una recente prima mondiale, BMW 530d ha superato con successo un crash test che prevedeva l’intervento dei freni; il test è stato condotto nell’impianto Dekra a Neumünster vicino ad Amburgo. Gli impianti di prova utilizzati finora non avevano consentito la verifica, durante i crash test, dell’effetto di sistemi di protezione preventiva degli occupanti. Il test dimostrativo attuato da BMW in collaborazione con Dekra, rappresenta il primo passo nelle prove di scenari pre-collisione del futuro: negli anni a venire, innovazioni legate alla sicurezza attiva si troveranno in un numero sempre crescente di veicoli, con BMW a giocare un ruolo da protagonista.

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