Prova Fiat 500C 1.3 Multijet

La compattezza e la vivacità della piccola Fiat, ben si abbinano alla configurazione scoperta. 500 C mantiene tutte le caratteristiche di 500, coniugando simpatia e doti dinamiche con il piacere di guida a capote aperta.

LISTINO: da 15.150 a 21.450 euro

VERSIONE IN PROVA: Fiat 500C 1.3 16V Multijet 75 CV Lounge

DESIGN
La C di capote, che si aggiunge a Fiat 500, incrementa fruibilità e simpatia della compatta torinese. La novità di questa versione è tutta nella parte alta della vettura, dal parabrezza fino alla sommità del portellone posteriore. Le simpatiche e morbide linee di 500, si combinano alla bellezza e al fascino di poter circolare con l’aria tra i capelli. La capote è ricavata nel tetto della vettura, mantenendo elevata la sicurezza e la rigidità della struttura, grazie al mantenimento dei profili laterali del tetto, che uniscono tra loro i montanti. Dal parabrezza fino alla sommità del portellone posteriore, è dunque possibile aprire il tetto in tessuto, che ingloba anche un lunotto rigido ripiegabile a capote aperta.
L’accostamento cromatico studiato da Fiat aumenta l’appeal di 500C, grazie alla finitura bicolore. Non mancano dettagli curati, come la terza luce stop ricavata con un piccolo spoiler sulla capote in tessuto, ed i numerosi inserti cromati che impreziosiscono lo stile della vettura.
Corta e compatta, Fiat 500C adotta i simpatici quattro fari tondi anteriori, che la rendono inconfondibile e si aggiungono alle soluzioni posteriori verticali. Il fatto che la carrozzeria sia tutta in tinta e con elementi cromati, rende un po’ delicata la sopravvivenza negli angusti parcheggi cittadini, ma su una vettura di stile come 500C l’occhio vuole la sua parte. Un aiuto arriva comunque dai sensori di parcheggio posteriori (disponibili sul modello in prova).

INTERNI
Anche all’interno la vettura riprende il sapiente accostamento bicolore. L’elegante cruscotto presenta la parte centrale lucida, che contrasta con il colore chiaro della pelle di volante, pomello del cambio e la finitura plastica che circonda le bocchette di aerazione. Più sotto troviamo il nero: alla base della leva cambio (che è rialzata seguendo l’impostazione in comune con Panda), e sulle strutture che ospitano freno a mano e porta bicchieri.
A bordo si siede comodi, sia al posto di guida che al posto passeggero, con un buon spazio tra i due sedili anteriori, ed un buon scorrimento dei sedili in senso longitudinale. Anche i due passeggeri posteriori hanno buona abitabilità, nonostante le compatte misure della vettura. L’accesso è agevolato dalla maniglia sulla spalla dei sedili anteriori, e dalla generosa ampiezza della porta anteriore. Solo gli schienali sono un po’ bassi, e occorre alzare tutti gli appoggiatesta per sedere bene. Tuttavia su questa 500C, a capote aperta si ha molta luce, e l’impressione è di essere su una vettura di maggiori dimensioni.
La strumentazione è semplice e ricavata in unico elemento circolare. Bello da vedere, ma poco pratico nell’utilizzo, e di difficile lettura in presenza di intensa luce diurna. Un trattamento antiriflesso probabilmente aiuterebbe, facilitando la consultazione del display centrale, su cui sono concentrate diverse informazioni.
Buoni anche gli scompartimenti, con diversi spazi porta bicchieri, un’utile tasca aperta davanti al passeggero, un pratico vano nelle portiere anteriori e due scomparti ricavati nella plancia.

CAPOTE ELETTRICA
Si aziona attraverso due comodi pulsanti nei pressi della plafoniera, a destra quello di apertura e a sinistra quello di chiusura. Fiat 500 C prevede l’apertura della capote a tre livelli. Il primo con la funzione similare ad un tettuccio, ovvero la capote scorre di poco sopra la testa di pilota e passeggero ed è regolabile in continuo su diverse posizioni. In seconda istanza si può aprire tutta la parte superiore, facendo entrare luce anche per i passeggeri posteriori, e conservando la visibilità del lunotto posteriore. In ultimo si può far scendere la capote fin sopra il portellone, ripiegando il lunotto. Quest’ultima soluzione è ovviamente la più aperta e più godibile nelle gite fuoriporta in extraurbano. Con il lunotto ripiegato la visibilità posteriore diventa difficoltosa, e occorre far riferimento ai soli retrovisori laterali.
In ciascuna posizione la rumorosità e l’ingresso d’aria non sono mai particolarmente avvertibili. Solo lo spoiler frangivento, utile per deviare oltre la testa dei passeggeri l’aria è un po’ rumoroso. Chicca importante di 500C, è che la capote ripiegata non intacca la capacità di carico del bagagliaio.

BAGAGLIAIO
La capacità di 185 litri risulta commisurata alle esigenze di una mobilità domenicale, senza particolari esigenze di trasporto. L’ingresso è stretto, ma lo spazio risulta accogliente, dimostrando di poter ospitare anche un passeggino. I sedili della versione in prova sono poi abbattibili in rapporto 50:50, e aumentano la capacità di carico fino a 550 litri. Sotto il pianale del bagagliaio è presente il kit di riparazione pneumatici, tuttavia c’è spazio per posizionare un eventuale ruotino di scorta, disponibile come optional.

ALLESTIMENTI
Pop, Lounge e Rock in ordine di ricchezza di dotazione. Pop è la versione base che include quanto necessario per la mobilità e la sicurezza, senza offrire particolari plus aggiuntivi. Lounge offre invece una dotazione particolarmente ricca con climatizzatore automatico, sedile posteriore sdoppiato, volante in pelle, sensori di parcheggio posteriori, inserti cromati e sistema bluetooth. Infine Rock punta sull’esclusività con un dedicato sistema audio, il pomello del cambio in pelle, i cristalli posteriori oscurati oltre ad aggressivi cerchi in lega da 16 pollici.

SICUREZZA
Tra gli optional di cui è dotata 500C diesel troviamo il sistema ESP. Questa dotazione fa parte di un pacchetto opzionale ben più ampio che comprende l’antipattinamento ASR (Anti Slip Regulation), il dispositivo Hill Holder, per le partenze in salita, e HBA (Hydraulic Brake Assistance) di ausilio nelle frenate di emergenza. Da sottolineare tuttavia che la progettazione dell’autotelaio, ed il comportamento dinamico della vettura sono di rigore, e relegano l’intervento di questi dispositivi alle vere situazioni di emergenza. Il capitolo airbag contempla 7 airbag di serie (due anteriori, due window-bag, due airbag laterali e uno per la protezione delle ginocchia).

MOTORE
Il propulsore a gasolio di Fiat 500C in prova, è il noto 1.3 16V Multijet da 75 cavalli, rispettoso della normativa antinquinamento euro 5. Tra le doti di questo propulsore spicca sicuramente il contenuto livello di consumi. Circolando esclusivamente in città, dove il consumo è più evidente (e non è presente il dispositivo Start e Stop), si riescono comunque a percorrere fino a 20 km/l, praticamente come uno scooter. Uscendo dai centri urbani e a velocità costante, i consumi migliorano ulteriormente superando i 25 km/l. Questi dati non vanno tuttavia a scapito delle prestazioni, che si mantengono briose nel regime di coppia massima pari a 145 Nm a 1.500 giri. La potenza e la coppia, combinate col peso inferiore ai 1.000 kg, consentono dunque di muoversi agilmente in città ed in extraurbano. Il regime di giri utile arriva fino a 3.000 giri circa, oltre conviene passare di rapporto, per via di un allungo non proprio entusiasmante. Il cambio a 5 marce si manovra bene, e mostra qualche incertezza solo in retromarcia.

SU STRADA
Il comportamento dinamico della piccola 500 non viene minimamente intaccato, in questa versione a cielo aperto. La rigidità telaistica rimane integra, e le doti dinamiche consentono di guidare anche con piglio sportiveggiante. A parte la scarsa visibilità posteriore con capote abbassata, la vettura consente di godersi sia in città che fuori la bellezza del paesaggio, senza essere particolarmente disturbati da fruscii e turbolenze. Aprire il tetto è infatti meglio che abbassare i finestrini, grazie al piacevole flusso d’aria che entra leggero nell’abitacolo. La robusta realizzazione della capote consente un’adeguata insonorizzazione e climatizzazione, anche in configurazione chiusa.
Dal punto di vista dinamico si apprezza la sincerità e la precisione di guida. Anche percorrendo le curve a velocità sostenuta la vettura corre precisa lungo la traiettoria impostata, dimostrandosi reattiva alle sollecitazioni dello sterzo. Comportamento dunque rigoroso favorito dal passo corto, e dalla generosa sezione dei pneumatici installati sulla vettura in prova (195/45-16). Buono l’assorbimento delle asperità, in considerazione del ridotto passo.

PRO
Doti dinamiche
Capote e funzionamento
Consumi

CONTRO
Visuale posteriore a capote aperta
Leggibilità strumentazione in piena luce

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