Prova Honda CR-V 2.2

La diffusione di questo SUV ne testimonia il successo di mercato. Honda CR-V piace per lo stile elegante, abbinato a confortevoli interni, all’evoluto motore i-DTEC ed una completa dotazione di bordo.

LISTINO: 31.900 euro

VERSIONE IN PROVA: 2.2 i-DTEC 4WD Advance Chocolate Gold cambio automatico

DESIGN
Imponente nelle dimensioni, elegante nello stile. Una sintesi che ben si adatta alle forme del riuscito SUV Honda. Se da una parte esiste continuità con la precedente versione, dall’altra i designer hanno voluto adottare forme più generose, anticipate dai massicci paraurti anteriori, su cui è ‘appoggiata’ la classica calandra Honda. A fianco della stessa i due generosi gruppi ottici (dalla eccellente luminosità grazie ai fari allo Xenon di ultima generazione) fanno da elemento di congiunzione con il bel cofano aerodinamico. L’allungo laterale è evidente, ma 4,57 metri non si possono minimizzare più di tanto. Sul retro il portellone offre una indovinata chiusura del design, con l’apertura che termina ancora una volta nei generosi paraurti. Presenti su tutti i lati una goffratura in rilievo, nella parte bassa, a dare muscolosità ed un tocco ‘adventure’ a CR-V.

INTERNI
Non manca certo lo spazio a bordo di CR-V, e non solo per le dimensioni complessive. Alcuni sapienti dettagli, come l’assenza del pozzetto cambio (integrato nella plancia) o del tunnel posteriore, contribuiscono alla percezione di ambiente spazioso e curato nei dettagli. La cura inizia dalla plancia, razionale per disposizione e raffinata per qualità degli assemblaggi con materiali di buona fattura. Il quadro strumenti prevede i due classici indicatori analogici di giri e velocità, divisi da un pratico display con numerose indicazioni, tra cui livello carburante e temperatura del liquido radiatore. A fianco del quadro strumenti, il sistema di ‘info-tainment’ con tanto di telecamera per la retromarcia. Un accessorio d’obbligo per la sicurezza durante le operazioni di manovra. La leva del cambio automatico è inserita nella plancia, con un dimensionamento generoso e pratico, rispecchiato dal freno di stazionamento che propone analogo design. Buono l’accesso, sia ai posti anteriori che posteriori, dove stanno comodi 2 passeggeri.

BAGAGLIAIO
I sedili posteriori sono scorrevoli in avanti, per dare più spazio ai passeggeri, oppure al bagaglio. Una bella soluzione che viene affiancata da un ripiano posteriore collocabile a metà tra il piano di appoggio e la copertura di tipo tonneau. In termini di spazio, con tutti i sedili in posizione sono disponibili 442 litri VDA. Un inizio più che discreto per caricare i propri bagagli, ampliabile fino a 1.532 litri con i sedili posteriori completamente ribaltati. Da sottolineare la possibilità di reclinare anche lo schienale posteriore, sia per maggiore comfort durante il viaggio, sia per ulteriore spazio da dedicare ai bagagli. Sotto al piano di appoggio è collocata la ruota di scorta, una ruota completa nell’esemplare della nostra prova. Il piano di carico è collocato a 70 cm dal suolo, con una leggera distanza dalla soglia di carico, generata dallo spessore del paraurti.

MOTORE
Il 2.199 cc da 150 cavalli è capace di una coppia pari a 350 Nm già disponibile a 2.000 giri. E’ quindi in grado di dare motricità più che ottimale a CR-V, e nel modello in prova è abbinato ad un bel cambio automatico a 5 marce. Disponibile anche una modalità denominata ‘D3′. E’ attivabile con un tasto posto sulla leva cambio, ed impone al cambio di selezionare solo le prime tre marce. Ideale quindi per le situazioni di rimorchio od in caso di discesa rapida. Le emissioni di CO2 sono pari a 195 g/km, mentre sul fronte dei consumi vengono dichiarati 7,4 litri 100/km nel ciclo combinato. Un dato destinato ad avvinarsi agli 8 litri nell’uso effettivo, comunque sempre in funzione dello stile di guida adottato.

ELETTRONICA A BORDO
CR-V fa il pieno di tecnologia in questo completo allestimento ‘Advance’. Tecnologia amica della sicurezza, con i poggiatesta anteriori attivi in prima linea. Ma sono veramente numerosi i sistemi elettronici di ausilio alla guida. Al centro degli stessi, un ‘radar’ posizionato frontalmente ed in grado di rilevare la distanza dai veicoli che ci precedono. Questo strumento lavora in abbinamento con l’ACC, il regolatore di velocità adattivo. Un sofisticato ‘cruise control’ che non si accontenta di mantenere la velocità impostata, ma interviene sui freni in funzione della distanza di sicurezza impostata dal guidatore. Analogo funzionamento per il CMBS: una frenata automatica finalizzata alla riduzione dell’impatto in caso di collisione. Funziona a velocità superiori ai 15 km/h ed interviene anche sui pretensionatori delle cinture di sicurezza.
Su tutti i sistemi vigila VSA, gestione assistita di tutte le condizioni di guida, in grado di ‘aiutare’ e correggere il tiro nelle più svariate situazioni. Dal sovrasterzo al mantenimento della trazione su strade dalla scarsa aderenza. VSA gestisce anche il TSA, sistema di controllo assistito della stabilità traino.

4×4 REAL TIME
In Honda viene definito 4WD Real-Time, ovvero motricità sulle 4 ruote in tempo reale. Anche in questo caso una sigla identifica la gestione elettronica del sistema: DPS. Si tratta di un impianto a doppia pompa con meccanismo a camme che integra il sistema di controllo guida del differenziale posteriore.
Viene rilevata la differenza di velocità tra ruote anteriori e posteriori, con un intervento legato ai parametri di riferimento. Se la differenza è piccola entra in azione un meccanismo a camme per minimizzare il ritardo, in caso di grande differenza viene invece sviluppata pressione idraulica nelle due pompe.
Nell’uso pratico, l’efficacia del sistema è tale da garantire motricità costante ed ottimale, in ‘tempo reale’ e senza necessità di intervento da parte del guidatore.

SU STRADA
La posizione di guida consente immediato feeling con CR-V, a dispetto degli ingombri esterni. Una sensazione amplificata quando la vettura e in movimento grazie alla motricità 4×4 ed al moderno propulsore. CR-V convince per dolcezza dell’erogazione, comunque sempre reattiva e mai sotto tono. Il mix creato dai progettisti induce ad una guida in souplesse, incoraggiata dal comfort a bordo e dalla sicurezza garantita dai numerosi sistemi ausiliari dedicati. Nei tratti in cui la guida diventa più decisa, l’assetto dato dalle sospensioni anteriori Mac Pherson e posteriori a doppio braccio oscillante, riesce a contenere prevedibili fenomeni di rollio. La geometria del telaio rappresenta sicuramente un ulteriore punto di forza nel fornire stabilità anche nei tratti più guidati. Grande comfort nei trasferimenti autostradali, sottolineato dall’eccellente insonorizzazione dell’abitacolo, e dal ridotto rumore del motore, tra i più silenziosi diesel in assoluto. Passando alla guida in città, inutile tentare paragoni con una citycar, i 4,57 metri ci sono ma l’abbinamento con il cambio automatico è vincente. Attenzione solo alla visibilità posteriore, comunque supportata dalla telecamera in dotazione al modello in prova. Buono il lavoro dell’impianto frenante, che si rivela particolarmnete modulabile, comunque incisivo.

PRO
Motore
Abitabilità
Dotazione

CONTRO
Visibilità posteriore

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