Prova anteprima Citroen DS3 Cabrio

Prosegue l’estensione della filosofia DS di Citroen, ora con la prima cabrio di famiglia. DS3 interpreta la guida a cielo aperto con la stessa cura con cui è realizzata tutta la gamma che porta l’esclusiva sigla.

CONCEPT DS
Sono trascorsi 3 anni dall’esordio di DS3, e sono stati oltre 200.000 gli automobilisti che hanno mostrato di apprezzare la capostipite della rinata famiglia DS. Nel frattempo, altri due modelli si sono affiancati, contribuendo ad estendere l’approccio di stile e raffinatezza insito nel concept DS.
In Citroen lasciano intendere che dopo DS4 e DS5 (che ha esplorato anche la trazione ibrida), altri modelli sono destinati a far parte del quadro di famiglia. Magari partendo dalla Cina, mercato emergente che mostra di gradire la ricercatezza DS, allineandola ai soliti capisaldi tedeschi di alta gamma.

CABRIO
In attesa di vedere cosa ci riserva il futuro, ecco sulle nostre strade, a partire proprio dai prossimi giorni, la novità DS3 cabrio. Un modello che reinterpreta il gusto del viaggiare a cielo aperto in totale chiave DS.
L’approccio DS non può che iniziare dallo stile, grazie all’esclusivo design disponibile in 3 proposte: Nero, Blu Infiniti e Grigio Moondust. Si rimane in tema di personalizzazione, uno dei punti di forza DS, sottolineato dalla richiesta di carrozzeria bicolore per oltre il 90% dei clienti del mondo DS3.
Il design viene arricchito dalla qualità con cui la capote è realizzata: tre strati per garantire tenuta, insonorizzazione e resistenza nel tempo. In Citroen dicono chiaramente che il fornitore è lo stesso delle mitiche Aston Martin, e non accetta compromessi nella realizzazione dei suoi prodotti.
L’apertura della capote su DS3 è azionabile elettricamente fino a 120 km/h, ed ha imposto un piccolo sacrificio in termini di bagagliaio. Non tanto per la capienza, quanto piuttosto per quanto riguarda l’apertura del vano, affidato ora ad uno sportello che trasla verso l’alto. Lo spazio per i bagagli rimane il più ampio della categoria, così come l’abitabilita’, con quei 5 posti effettivi che altri concorrenti dello stesso segmento non si possono permettere.
Tra le novità che contraddistinguono DS3 Cabrio, anche i fari posteriori a Led con effetto tridimensionale. Una finezza che non passa inosservata, e contribuisce ad una efficace firma visiva, cui già ci avevano abituati i ‘baffi’ anteriori poi ripresi su altri modelli del gruppo.

SU STRADA
La mattinata con pioggia durante la nostra prova, ci ha costretti a rinunciare alla guida a cielo aperto. In compenso abbiamo potuto apprezzare l’insonorizzazione acustica e termica della capote. Il tettuccio viene comunque scoperto in pochi secondi, grazie ad un interruttore posto a ridosso dello specchietto interno: lo scorrimento della capote avviene in soli 16 secondi.
Viste le avverse condizioni atmosferiche, ci siamo concentrati sul motore che equipaggiava la vettura in prove, il 1.6 benzina turbo THP da 155 cavalli che il gruppo francese ha sviluppato con i tedeschi di Bmw.
Il rumore sordido proveniente dal doppio scarico risulta enfatizzato, grazie alla copertura del telo capote.
Volante, cambio e pedaliera in alluminio fanno gioco di squadra nell’infondere il gusto di una guida sportiva. Ma il motore gira sornione anche in mezzo al traffico cittadino, senza vuoti di sorta, come potrebbe far presagire la presenza del turbocompressore. La coppia di 240 Nm è già disponibile a soli 1.400 giri, con una erogazione della potenza sempre lineare ma pronta a rendersi disponibile quando si sceglie di prendere la via del divertimento.
Una via assecondata dal telaio, su cui la capote incide per soli 25 kg. La rigidità è paragonabile ad una vettura di maggiori dimensioni e viene apprezzata nei tratti più guidati, mentre nel traffico cittadino, ed in particolare sul pavé di Milano, non sembra incidere più di tanto sul comfort. Una parte del merito va anche ai confortevoli sedili, realizzati con la cura che contraddistingue questo riuscito prodotto a marchio DS.

Bruno Bianchi

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