Ford celebra il successo di Ecoboost

L’evoluzione dei motori di ultima generazione, vede i 3 cilindri tracciare una nuova tendenza di mercato. In questo contesto, Ford occupa una posizione di rilievo grazie alla tecnologia Ecoboost.

Dopo anni di prevalenza delle motorizzazioni Diesel, qualcosa sta cambiando nelle abitudini di acquisto degli automobilisti. L’arrivo di motori compatti, di piccola cilindrata, ma con prestazioni tipiche di cilindrate maggiori, sta movimentando un mercato che per anni ha vissuto l’effetto pompa premiando le motorizzazioni Diesel.

Sul mercato si sono affacciate le proposte Gpl e Metano, ma la valenza ecologica ed economica di questa scelta è abbinata ad una prematura usura del motore e problemi di rivendita dell’usato, oltre a limitazioni legate alla sicurezza, come il parcheggio per le auto a Gpl solo fino al primo piano interrato. L’alternativa rappresentata dai motori benzina a 3 cilindri di ultima generazione, più economici all’acquisto, con una cilindrata decisamente inferiore ma in grado di fornire prestazioni interessanti ed un basso livello di emissioni inquinanti, è una strada su cui diversi costruttori hanno investito da tempo ingenti risorse.

In particolare Ford ha quasi fatto scalpore, quando al lancio della linea Ecoboost dichiarò oltre 100 cavalli con una cilindrata inferiore ai 1.000 cc. Da allora, la famiglia Ecoboost si è allargata, arrivando a coprire quasi l’intera gamma del costruttore che non nasconde le proprie soddisfazioni, legate al premio Motore dell’Anno per due anni consecutivi, il 2012 ed il 2013. Un risultato che nessun altro costruttore aveva raggiunto precedentemente.

D’altro canto, le tecnologie messe in atto hanno rappresentato una sfida per la stessa Ford. Da una parte il turbo, che garantisce la stessa potenza di un motore di cilindrata superiore del 50%, e si mostra particolarmente reattivo anche a bassi regimi. Dall’altra l’iniezione diretta, per una maggiore coppia a disposizione ai bassi regimi ed una migliore efficienza complessiva. Per chiudere con la doppia fasatura variabile che regala maggiore reattivita’, più stabilità e picco di potenza.
Effetti nitidamente percepibili guidando una vettura dotata di motore Ecoboost.
Nel tempo, al 1.0 si sono aggiunti il 1.6 ed il 2.0, a conferma della validità del progetto.

I riflessi commerciali dell’originale 1.0 riguardano quasi l’intera gamma Ford: Fiesta, B-Max, C-Max, C-Max 7 e Focus. A sottolineare i vantaggi per l’automobilista, tre punti fondamentali: il prezzo di listino (inferiore rispetto alle motorizzazioni Diesel, Gpl o metano), i costi di gestione più bassi (assicurazione, bollo e manutenzione) ed una efficienza ai vertici.

L’aspetto economico è tenuto particolarmente in considerazione da Ford, che ribadisce anche l’originalità del concetto di utilizzo della vettura, in alternativa alla proprietà della stessa, come suggerito dall’iniziativa IdeaFord. Una formula che consente di restituire o cambiare la vettura dopo il periodo prefissato, con un valore residuo garantito. Un piano finanziario su cui in Ford sono decisamente convinti, in virtù della tenuta del valore dei modelli con motore EcoBoost, ed in considerazione dei positivi risultati commerciali che hanno spinto il costruttore ad un raddoppio della produzione.

Bruno Bianchi

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