Prova Dacia Sandero 1.2 Gpl

L’economia d’esercizio rappresenta la priorità di Sandero nell’allestimento Gpl, che Dacia propone ad un listino competitivo, con la sicurezza della garanzia estesa a 3 anni.

DESIGN
David Durand, direttore del design Dacia, sintetizza l’approccio stilistico di Sandero in questo modo: ‘Il frontale omogeneo è lavorato intorno ad un logo Dacia, ben posizionato nella calandra e reso più espressivo dal design degli ampi proiettori e dalla griglia della calandra. Di profilo, il rapporto tra carrozzeria e superfici vetrate rafforza l’impressione di robustezza, confermata da una linea di spigolo scolpita, archi dei passaruota marcati e fiancate incavate. Infine, l’avanzamento della parte inferiore del parabrezza contribuisce a rendere più fluida la silhouette e migliora l’aerodinamica.’ Una sintesi, a cui possiamo aggiungere l’apprezzamento per lo spoiler frontale, in grado di movimentare e rendere più incisivo il carattere di questa vettura, che rappresenta la proposta del costruttore nel segmento delle berline compatte.

INTERNI
Abitacolo confortevole e razionale per Sandero, che rispecchia diversi elementi tipici del gruppo Renault di cui la marca fa parte. Come la collocazione del pulsante che gestisce il controllo di crociera, posizionato centralmente, a ridosso della leva cambio, così come gli interruttori degli alzacristalli anteriori. Anche gli interruttori posteriori sono in posizione analoga sul tunnel centrale, dopo il freno di stazionamento. Sempre sul tunnel centrale, sono posizionati il comando e l’indicatore del livello Gpl, racchiusi in un pulsante ben visibile e facilmente raggiungibile.
La strumentazione si compone di due indicatori analogici ed un piccolo display, in cui è indicato anche il livello del carburante. Manca una indicazione relativa alla temperatura del liquido di raffreddamento, e per effetto della retroilluminazione solo con luci notturne, in qualche caso la strumentazione risulta poco leggibile. Al centro della plancia, per il modello in prova, un bel display da 7 pollici per una pratica gestione del centro multimediale e di navigazione.
L’abitabilità posteriore si mostra ideale per due passeggeri adulti ed un eventuale bambino, in linea con le dimensioni esterne della vettura.

BAGAGLIAIO
Malgrado la compattezza esterna, Sandero sfodera un vano bagagli di tutto rispetto, con 320 dm3 VDA. Una capacità che passa a 1.200 dm3 VDA con lo schienale posteriore abbattuto. Per maggiore praticita’, lo stesso schienale è diviso in modalità 2/3, e quando abbattuto non produce comunque un piano di carico perfettamente allineato.
Sotto al vano, la ciambella Gpl posizionata in luogo della ruota di scorta, elemento che ha costretto ad un kit gonfiaggio da utilizzare in caso di foratura.

MOTORE
Il costruttore dichiara il propulsore 1.2 16 valvole particolarmente economico, sia all’acquisto che in fase di funzionamento. Questo motore di 1.149 cm3 sviluppa 55 kW (75 cv) e propone una coppia piuttosto ridotta, pari a 105 Nm a 4.250 giri nella modalità Gpl. Anche l’accelerazione si mostra in linea con questo parametro, con 15,10 secondi per passare da 0 a 100 km/h sempre in modalità Gpl. Più interessante il dato dichiarato in tema di consumi, con 5.8 litri per l’utilizzo a benzina su 100 km nel ciclo misto, e 7,5 litri con Gpl.
Un dato che, rapportato alla capienza dei rispettivi serbatoi (50 litri per benzina e 32 per Gpl) porta ad una autonomia complessiva prossima ai 1.300 km.
In evidenza anche l’intervento di manutenzione per la regolazione dei giochi delle valvole, che si effettua direttamente a 120.000 km, come sulle motorizzazioni tradizionali.
L’abbinamento è con un cambio manuale a 5 rapporti, dalla corretta rapportatura e gestione facilitata, grazie all’indicatore di cambiata presente nel quadro strumenti.

SU STRADA
Sandero Gpl va vista alla luce di una significativa economia d’esercizio, legata ad un listino competitivo ed al risparmio garantito dalla doppia alimentazione con consumi interessanti. E’ questa la logica migliore per apprezzare un modello, che su strada mostra un gradevole comfort, per la categoria a cui appartiene, facendosi perdonare uno sterzo piuttosto pesante in manovra e la frenata poco incisiva. Due elementi che non pregiudicano la validità del progetto Dacia, ma incidono sul piacere di guida che risente anche di una configurazione piuttosto semplice delle sospensioni, con molle elicoidali al retrotreno. Una soluzione che in ogni caso una tenuta di strada più che discreta, ed in linea con lo standard del segmento di riferimento.
Le ridotte prestazioni del motore non inducono certo ad una guida sportiveggiante, ma ricordiamo che in catalogo sono disponibili un benzina turbo da 90 cavalli, ed un Diesel sempre da 75 CV, con il doppio di coppia a soli 1.750 giri. Per il resto, il comfort a bordo si rivela adeguato in termini di insonorizzazione, e la dotazione di accessori (in particolar modo nell’allestimento Laureate) si mostra in linea con vetture di livello superiore. Apprezzabile, in questo contesto, l’ESP di serie su tutte le versioni in gamma.

spot_img

Ultimi articoli