Prova Subaru Forester Lineartronic Bi-Fuel Gpl

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Forester ha sempre simboleggiato la versatilità di un veicolo che non si arresta dove finisce l’asfalto, e con la versione bi-fuel propone tanto confort unito a basso costo di esercizio e grande attenzione per l’ambiente. Il tutto mosso dalla proverbiale trazione integrale Subaru, con l’esclusivo sistema Symmetrical Drive.
Forester rientra pienamente nella definizione di Suv, con un design particolarmente sobrio eppure personale. L’ampia finestratura è subito evidente, e conferma quanto il progetto sia indirizzato all’essere piuttosto che all’apparire.

Le modanature che si sviluppano nella parte inferiore della vettura, aggiungono un tocco di grinta che non guasta, mentre posteriormente è apprezzata la praticità della protezione inferiore in plastica non verniciata.

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Non ha certo dimensioni compatte, ma nel contempo non presenta dimensioni imbarazzanti che ne impediscano facilmente il parcheggio, confermando come la partita si giochi sul fronte di un equilibrio che ha come unica concessione l’ampio spoiler posteriore.

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Anche i cerchi da 17″ in dotazione mostrano un design pulito, in sintonia con lo spirito generale di un veicolo che si trova a suo agio su differenti tipi di terreno, e non necessariamente solo sull’asfalto.

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Un aspetto sottolineato dagli angoli caratteristici che ben dimostrano la differenza tra il vero Suv ed i modaioli crossover, più votati al look piuttosto che ad una effettiva praticità dove finisce l’asfalto.

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Anche la plancia è in sintonia con questo approccio che predilige la sostanza: comandi razionali, facilmente raggiungibili e di chiara identificazione. Il tutto con parecchio spazio per tutti i passeggeri, e solamente il piccolo tunnel centrale ad intralciare i piedi del quinto passeggero.

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Lo schermo centrale è tattile, e malgrado la grafica particolarmente sobria, risulta pronto ed efficace nel funzionamento.

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E’ sormontato da un ulteriore schermo, con differenti informazioni che includono la distribuzione della trasmissione sulle quattro ruote, l’indicazione dell’economia di guida con relativo grafico riassuntivo, ed un riepilogo del viaggio in corso.

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All’abbondante spazio interno, corrisponde una capienza complessiva di 1.592 litri raggiungibili grazie all’abbattimento dello schienale posteriore. Lo stesso risulta facilmente reclinabile anche dal bagagliaio, grazie alla presenza di una comoda leva laterale.

Sotto al piano di carico, si trova la consueta ciambella in cui è alloggiato il Gpl, mentre la divisione dello schienale nel rapporto 60/40 facilita la versatilità complessiva.

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Il motore boxer 2.0 benzina di classe DOHC propone 150 CV (110 kW) con una coppia massima di 198 Nm a 4.200 giri, mentre a livello prestazionale promette di raggiungere i classici 0-100 km/h in 11,8 secondi.

La sua configurazione a cilindri orizzontali contrapposti con i pistoni a 180°, dà origine a un gruppo più basso e piatto rispetto alle altre tipologie di motore. Ciò conferisce al propulsore, e quindi alla vettura nel suo complesso, un baricentro più basso e maggiore equilibrio. Inoltre il movimento dei pistoni in opposizione fra loro contribuisce naturalmente a ridurre le vibrazioni.

Il fronte consumi è strutturato con una percorrenza media di 15 km per litro di benzina, e circa 10 per litro di Gpl, un riscontro significativo che rende parecchio interessante la combinazione bi-fuel nei confronti della motorizzazione Diesel. In particolar modo alla luce del comfort proposto (meno rumore e vibrazioni), oltre ovviamente alla assenza delle emissioni legate al Diesel. La presenza del sistema Start&Stop fornisce un ulteriore contributo nel traffico cittadino, mostrando una discreta prontezza nelle riaccensioni.

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Il cambio a trasmissione continua è controllato elettronicamente, e fornisce un numero infinito di velocità di avanzamento oltre ad una retromarcia. Quando invece viene utilizzato in modalità manuale, attraverso le palette presenti sul volante, la marcia inserita viene visualizzata nel pannello strumenti.

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La trazione integrale Subaru, come di consueto si occupa non solo della mobilità tuttoterreno, ma aggiunge motricità durante le accelerazioni e forza frenante nelle decelerazioni: il sistema X-mode integrato controlla motore, trazione integrale e controlli dinamici della vettura.

Premendo il pulsante dedicato, viene attivato il controllo di discesa, decisamente efficace nel mantenere Forester a velocità costante su discese particolarmente ripide. Il sistema regola autonomamente anche l’inserimento di ulteriore forza frenante, se necessario.

Particolarmente efficace si rivela anche il sistema di assistenza in salita, con l’applicazione di forza frenante per circa due secondi dal rilascio del pedale freno. E’ sufficiente premere sull’acceleratore per riprendere la trazione.

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Alla base delle tecnologie di Forester, troviamo l’Intelligent Drive Subaru che si preoccupa di massimizzare le prestazioni del motore e l’efficienza complessiva. Con due distinte modalità, usa quella intelligente ‘I’ per la guida quotidiana, mentre la Sport ‘S’ enfatizza l’aspetto prestazionale (compatibilmente con i cavalli a disposizione).

Di fatto, durante la nostra prova abbiamo usato abitualmente la modalità ‘I’ che presenta un comportamento più in linea con i 150 CV disponibili, ed una coppia non certo esuberante, comunque più efficace di quanto ci si possa attendere.

Parte del merito va alla fluidità del cambio Lineartronic, che mostra un sostanziale equilibrio nell’abbinamento con il motore boxer di Subaru.

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Posizione di guida azzeccata e ottima visibilità in tutte le direzioni, rendono Forester maneggevole anche in città e le manovre di parcheggio sono più facili grazie alla retrocamera. Abbiamo apprezzato anche lo sterzo sempre morbido, in grado di rendere ancora più piacevole ogni itinerario.

E sono proprio i lunghi viaggi a far emergere quanto Forester risulti maneggevole e poco stancante, decisamente al top nell’affollato panorama del segmento, e siamo anche convinti che il pubblico femminile troverà Forester più facile da guidare rispetto a molte berline.

Chi invece ama la guida dinamica, sarà sorpreso dal comportamento particolarmente neutro ed esente da rollio, su cui influisce la configurazione piatta del motore. Solo la frenata piuttosto morbida, dovuta anche alla trasmissione automatica, necessita di un periodo di assuefazione.

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La presenza del sistema di trazione simmetrico su tutte le quattro ruote fa comunque sempre la differenza, e non smentisce il patrimonio di famiglia, da tempo vero marchio di fabbrica del costruttore giapponese.

Per il resto, l’economia di esercizio e le ridotte emissioni inquinanti di Subaru Forester sono la classica ciliegina destinata a convertire gli amanti del Diesel verso questa eccellente soluzione bi-fuel.

Listino: da 27.990 euro
Versione in prova: 2.0i-L Bi-Fuel con cambio automatico Lineatronic– 34.830 euro
Garanzia: 3 anni o 100.000 km
NOTA: caratteristiche e dotazione si riferiscono al modello in prova, alcuni accessori citati potrebbero quindi non far parte della dotazione standard.

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