Prova Mitsubishi L200 Club Cab

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Sulla quinta generazione di L200 troviamo più comfort e migliore guidabilità, nel rispetto di uno stile che riprende le ragioni del successo mondiale di questo pick-up, con cui Mitsubishi continua sulla strada del rinnovamento.

Chi afferma che i pick-up sono una categoria di veicoli da lavoro, si deve ricredere guardando lo stile dell’ultima generazione di L200, enfatizzato dal colore ‘Earth Green’ del modello in prova. Una tinta che da una parte ricorda il verde dei veicoli militari, dall’altra esalta cromature e parti in alluminio presenti.

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Nella vista laterale, sono subito evidenti le dimensioni di un veicolo votato alla funzionalità e dal piano di carico importante. La cabina compatta, occulta abilmente i due posti posteriori, grazie al particolare taglio della carrozzeria senza montante interno.

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Davvero notevole l’apertura delle portiere a libro, che lascia in bella mostra i punti di ancoraggio sul piano di ingresso. Non deve essere stato facile per gli ingegneri Mitsubishi, mantenere la solidità della scocca in un veicolo tuttoterreno destinato ad un utilizzo professionale.

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I due posti posteriori sono piuttosto sacrificati, più che altro dalla inclinazione verticale dello schienale, che segue l’orientamento della parete di appoggio. L’utilizzo è quindi indicato per brevi trasferte, oppure per ospitare bambini nel caso di un lungo viaggio. Un pratico rialzo della seduta, svela invece un piano di appoggio che si rivela utile nella quotidianità, oppure per il trasporto di bagagli.

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I cerchi da 17 si rivelano vincenti: una misura che favorisce manovre e mobilità, compatibilmente con le dimensioni extra large di L200, senza sacrificare il grintoso look che mantiene le prerogative di eleganza generale, grazie al disegno degli stessi cerchi.

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Il cassone, con la sua ribalta perfettamente allineata, ha dimensioni ragguardevoli: 1,85 metri di lunghezza e 1,47 metri di larghezza, con il contorno di 475 mm per l’altezza interna.

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L’abitacolo ci mostra uno spazio subito accogliente, e realizzato con la stessa cura con cui viene rifinito l’interno di una tradizionale vettura. Generazione dopo generazione, possiamo ora affermare che il costruttore giapponese sia riuscito a raggiungere lo standard di interni che non fanno rimpiangere il comfort di una berlina.

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Anche la qualità del sistema infomediale risulta in linea con queste prerogative, con totale connettività Bluetooth, schermo tattile dalla ottima leggibilità, e apprezzabili qualità audio.

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Parte del merito per le sonorità dell’impianto infomediale, spetta ai generosi diffusori presenti nei pannelli posteriori, in grado di regalare insospettate soddisfazioni sul fronte dell’intrattenimento.

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Il capitolo motore, ci presenta il Diesel 2.4 ClearTec in versione Mivec sull’allestimento Intense del modello in prova. Con 180 CV (133 kW) a soli 3500 giri, e 430 Nm di coppia a 2500 giri, viene svelata la generosa coppia che la sofisticata trazione necessita per avanzare su qualunque tipo di terreno.

Cambio manuale a 6 rapporti, e sistema Stop&Go per i pochi che guideranno L200 in ambito cittadino, con consumi dichiarati in poco più di 15 km di percorrenza per litro, nel ciclo combinato. Un dato suscettibile di un ampio spettro di riscontri, fondamentalmente in funzione del tipo di trazione adottata da ognuno.

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Le quattro posizioni, gestibili direttamente dalla manopola a fianco della leva freno di stazionamento, ci consentono di scegliere tra trazione su due ruote (posteriore), oppure quattro.

Con una leggera pressione, otteniamo la trazione integrale con blocco del differenziale centrale inserito, ideale su strade accidentate, innevate o con sabbia. Il passo ulteriore, è rappresentato dalla trazione integrale con ridotte e blocco differenziale centrale inserito, per tratti ripidi in discesa o salita, oppure presenza di fango.

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La modalità di trazione inserita, viene ben evidenziata dal piccolo display che nel quadro strumenti fornire una chiara indicazione, utile anche per avere una conferma visiva nel passaggio da una modalità all’altra.

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Ed a proposito di chiarezza, la presenza di una retrocamera ci fornisce un indispensabile aiuto in manovra, apprezzato anche in termini di sicurezza oltre che per praticità. Una ulteriore conferma di come la definizione di pick-up possa suonare riduttiva con L200.

Ma è alla guida, che L200 mostra come il suo carattere sia diventato più docile, rispetto alla precedente generazione. Certamente non siamo ancora ai livelli di una tradizionale vettura, ma il miglioramento è evidente.

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La sua forza rimane comunque legata alle capacità tuttoterreno rappresentate dalla trazione Super Select 4WD-II che con il contributo di angoli caratteristici importanti (30 attacco, 24 dosso, 22 uscita) rende L200 inarrestabile.

In compenso, su asfalto il comportamento risulta piuttosto facile, e penalizzato unicamente da una frenata che risente dei freni posteriori a tamburo. Un riscontro prevedibile, vista la massa pari a 1840 kg (conducente compreso) che può raggiungere i 2850 kg a pieno carico.

Numeri che sintetizzano la forza di un modello che continua a raccogliere consensi, fino ad essere diventato il riferimento dell’intera categoria, con il vantaggio della garanzia di 5 anni che Mitsubishi riconosce su tutti i suoi prodotti.

LISTINO: da 27.650 euro chiavi in mano
VERSIONE IN PROVA: Club Cab Intense HP Mivec – 32.950 euro
GARANZIA: 5 anni o 100.ooo km
NOTA: caratteristiche e dotazione si riferiscono al modello in prova, alcuni accessori citati potrebbero quindi non far parte della dotazione standard.

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