Chopard Mille Miglia XL 2016 Race Edition

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Anche quest’anno si è ripetuta la storica Mille Miglia. La gara, con partenza ed arrivo a Brescia e tracciato che si sviluppa per l’Italia fino a Roma, ha visto la partecipazione di circa 400 equipaggi, tutti su auto storiche dall’indubbio affascinanti. Prerogativa, per la partecipazione di un’auto è che negli anni 1927-1957 almeno un modello sia stato iscritto e ne abbia preso parte.

La palma d’oro quest’anno è andato ad un equipaggio italiano, che ha portato alla vittoria una Alfa Romeo 6C 1750 GS Zagato del 1931.

Anche il signor  Scheufele, co-presidente della maison Chopard, sponsor e cronometrista ufficiale da 28 anni, ha preso parte alla gara insieme al grande Jacky Ickx su una spettacolare Porsche 550A Spyder RS, scesa in strada direttamente dal museo Porsche.

Per l’occasione la manifattura ha creato un nuovo segnatempo, denominato Mille Miglia XL 2016 Race Edition, con spirito chiaramente vintage, ma con punti di design e tecnica estremamente innovativi.

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Prodotto in due versioni acciaio entrambe in serie limitata a 1000 pezzi ciascuna, ed una versione in oro rosa in serie limitata da 100 pezzi, l’orologio prende vita dal nuovo calibro 03.05-CI, certificato COSC, meccanico automatico dotato di ruota a colonne, 45 rubini, 28.800 a/h e ben 60 ore di riserva di marcia.

La cassa da 46 mm, la più grande mai realizzata dalla maison per un cronografo, racchiude un quadrante finemente lavorato con satinatura, con scala tachimetrica necessaria al calcolo della velocità media, fondamentale per una gara di resistenza, come la Mille Miglia appunto.

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I numeri delle ore hanno subito il trattamento in Superluminova, le lancette delle ore e minuti hanno forma dauphine, sono state finemente rodiate o dorate ed anch’esse rivestite di Superluminova.

Chopard, per accentuare l’aspetto sportivo, ha inserito il logo “Mille Miglia” in rosso al centro del quadrante, così come rossa è la lancetta centrale dei secondi; tramite il fondello in zaffiro, è possibile ammirare il calibro automatico, la massa oscillante e il medesimo logo, oltre alla numerazione del singolo pezzo.

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Il segnatempo, nel suo insieme, prende quindi piena ispirazione dalla storica gara e dalle auto che vi hanno partecipato, evidenziando particolari distintivi a partire dal quadrante, ispirato ai quadri di comando delle automobili, con i grandi contatori antracite e neri delle ore crono al 9, dei minuti al 3 e dei secondi al 6, perfettamente leggibili anche in piena gara.

Il cinturino, ispirato alle cinghie che fissano la capote, è stato creato in vitello Suportlo, ed ha subito un particolare trattamento vintage che tenderà a patinarsi con passare del tempo.

Stefano Carazzali

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