Prova Honda Jazz

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Negli anni, Jazz ha continuato a mostrare il proprio carattere distintivo, legato ad abbondante spazio interno in una carrozzeria decisamente compatta. L’efficienza del motore 1.3 benzina, amplifica ulteriormente la forza di attrazione di questa Honda verso un pubblico attento alla sostanza.

La sagoma di Jazz ricalca le precedenti generazioni, proponendo un mix tra berlina e monovolume che negli anni ha raccolto consensi da numerosi estimatori che ne apprezzano la versatilità. Il suo segreto sta nei 4 metri tondi di lunghezza, a cui corrispondono abitabilità e capienza da riferimento.

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La vista laterale svela come la silhouette sia modellata intorno a precise esigenze di spazio interno, con un discreto dinamismo aerodinamico che ne definisce le forme. La formula ‘cabina avanti’ che proietta l’abitacolo su buona parte del cofano motore, risulta ancora più evidente osservando lo sviluppo del lungo parabrezza.

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Cerchi da 16″ per l’allestimento Elegance in prova, lo standard per le altre versioni è invece da 15″. Bello il disegno, che mostra disco e pinze freno adeguati alle prerogative prestazionali di Jazz.

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Sul parabrezza, nella sagoma scura sono inserite le telecamere che compongono l’insieme di sistemi ‘Adas’. Aiutano il sistema di riconoscimento dei segnali stradali a cui è collegato il limitatore intelligente di velocità, il mantenimento della corsia, l’allarme di collisione frontale, la frenata attiva in città ed il sistema di gestione automatica dei fari abbaglianti.

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Lo spazioso abitacolo, poggia su una plancia dal design piuttosto elaborato che risulta comunque elegante, grazie ad una finitura accurata ed all’uso di differenti materiali come le strisce di alluminio che accompagnano parecchi dettagli.

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Lo schermo tattile centrale si presta a gestire un centro infomediale completo ed efficace, per la totale connettività Bluetooth con il nostro smartphone.

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Proprio sotto al display, troviamo i comandi della climatizzazione, funzionale ed efficiente così come Honda ci ha abituati.

Il punto forte di Jazz continua a rimanere l’abitabilità, contornata da un facile accesso per tutti i passeggeri. L’altezza del tettuccio facilita la vita a bordo anche per le persone di alta statura, ed amplifica la sensazione di spazio che favorisce l’accoglienza. Lo spazio a bordo, è testimoniato anche dal generoso bauletto presente nel tunnel centrale.

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Spazio che ritroviamo anche nella zona bagagli, dove abbiamo a disposizione 354 litri, grazie anche alla nicchia sotto al piano di carico tradizionalmente riservata alla ruota di scorta.

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All’abbattimento degli schienali posteriori, otteniamo la bellezza di 1314 litri fino al tetto. La disponibilità di una base perfettamente allineata facilita qualunque tipo di trasporto, con la possibilità di abbattere in avanti lo schienale del passeggero anteriore per creare un tunnel: in questo modo possono essere ospitati oggetti lunghi fino a 2,48 metri.

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I sedili posteriori, possono invece sollevarsi (entrambi o singolarmente) bloccandosi in posizione verticale: viene così ottenuta un’altezza di carico pari a 1,28 metri fino al tetto. Un risultato, ottenuto grazie allo spostamento del serbatoio carburante sotto alla prima fila di sedili.

Per completare il quadro sulla flessibilità offerta dai sedili, gli schienali dei sedili anteriori si abbattono al livello della seduta posteriore, formando un divano lungo 1,58 metri con cui distendere le gambe dopo un lungo viaggio.

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Un solo motore per tutti gli allestimenti di Jazz: con questa scelta Honda è in linea con la tendenza del mercato, che vuole il Diesel sempre più escluso dalle vetture compatte. Il 1.3 benzina è un 4 cilindri, 16 valvole di classe i-VTEC ovvero con fasatura variabile e 102 CV (75 kW) di potenza.

Con 123 Nm di coppia a 5000 giri, si mostra subito orientato all’efficienza e proiettato verso consumi da Diesel, come testimoniano i 21 km/litro di percorrenza raggiunti durante la nostra prova. In termini di accelerazione, gli 11,2 secondi per passare da 0 a 100 km/h sono comunque apprezzabili, vista la categoria della vettura.

Durante la guida, un anello luminoso nel tachimetro cambia colore per confermarci le condizioni ottimali per una guida efficiente, una caratteristica cui Honda ci ha abituati e che puntualmente apprezziamo.

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Il cambio manuale a 6 rapporti, con una taratura che punta al rapido inserimento della sesta marcia, si mostra come fondamentale per raggiungere questi livelli di consumo. E la versione con cambio automatico CVT (+ 1350 euro), promette anche consumi inferiori ed una facilità di utilizzo senza paragoni. Un elemento da prendere in considerazione, poiché con Jazz si passa parecchio tempo a cambiare marce, seguendo le indicazioni dell’apposito indicatore in plancia.

Presente il sistema start&stop, ma assente la funzione ‘Econ’ che troviamo su altri modelli di casa, a testimoniare come Jazz sia già predisposta ad una elevata efficienza.

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Come di consueto con Honda, alla guida di Jazz ritroviamo l’estrema facilità con cui vengono firmati tutti i modelli in gamma, in questo caso amplificata dalle compatte dimensioni esterne.

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Il volante, altro punto di forza, incorpora numerosi comandi  e permette di leggere la strumentazione in maniera ottimale, dimostrando il suo contributo nella guida quotidiana.

Un assetto piuttosto rigido, probabilmente mirato a limitare fenomeni di rollio, limita invece il confort sullo sconnesso imponendo una andatura tranquilla sulle strade con pavé.

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La visibilità del posto guida si rivela ottimale anche per le manovre in città, dove apprezziamo il contributo delle immagini fornite dalla retrocamera disponibile sull’allestimento in prova.

Certamente Jazz si presta ad un ampio spettro di utilizzo, favorita dalla straordinaria versatilità di un abitacolo che ancora oggi sfoggia soluzioni ereditate dalla prima generazione, ed ulteriormente migliorate. Non mancano soluzioni tecnologiche ‘invisibili’, come il sistema AHA che applica una leggera forza frenante alle ruote interne in curva, nella direzione in cui il volante è ruotato.

Anche il riscontro sui consumi di carburante gioca un ruolo di punta con Jazz, tanto più che non si tratta di una citycar ma di una vettura in linea con le esigenze di una famiglia completa, ampiamente soddisfatte grazie alla flessibilità di un abitacolo intelligente.

Listino: da 15.050 euro
Versione in prova: 1.3 Elegance Navi ADAS – 18.000 euro
Garanzia: 3 anni o 100.000 km
NOTA: caratteristiche e dotazione si riferiscono al modello in prova, alcuni accessori citati potrebbero quindi non far parte della dotazione standard.

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