Vitae 2017, la nuova guida dei vini per sommelier

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Nella suggestiva cornice del Mall, a Milano, nella zona dei moderni grattacieli di viale della Liberazione, sabato 29 ottobre è stata presentata Vitae 2017, la guida ai vini d’Italia dell’Ais, l’Associazione italiana sommelier.

Alla presenza di un folto gruppo di appassionati e di professionisti (produttori, rappresentanti commerciali, enoteche, giornalisti e, ovviamente, sommelier) il presidente Antonello Maietta ha spiegato le novità della guida, che quest’anno accanto al simbolo del Tastevin (che contraddistingue i vini di eccellenza, espressione autentica del territorio da cui provengono), ha aggiunto la Freccia di Cupido e il Salvadanaio. Il primo rappresenta l’impatto emozionale che alcuni vini hanno saputo trasmettere sin dal primo sorso, mentre il secondo è stato assegnato a quei prodotti in grado di esprimere un particolare valore in relazione al prezzo e alla tipologia.

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Anche la visualizzazione della valutazione delle bottiglie è stata aggiornata, con l’introduzione di un voto intermedio fra le tre e le quattro Viti per distinguere le sfumature di quei vini che si collocano alla soglia dell’eccellenza: con tre viti e mezza sono stati classificati quei prodotti che hanno meritato 89 e 90 punti su 100. Del resto, ha notato Maiella, il livello qualitativo dei vini italiani è in continua crescita, tanto da imporre una selezione sempre più attenta.

I vini degustati quest’anno sono stati circa 35.000 (di oltre 4.000 aziende), 15.000 dei quali è entrato in guida. I limiti di spazio sono stati superati con la nuova app Vitae, edizione digitale collegata a quella cartacea, facile da consultare e abbastanza completa.

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Prima della degustazione delle centinaia di vini premiati (nel bellissimo salone del Mall, con decine di sommelier schierati ai banchi di assaggio), sono stati premiati i produttori che hanno meritato il Tastevin: un giro d’Italia che ha mostrato ancora una volta l’immenso patrimonio della nostra penisola, anche nei territori più sperduti, dove ancora si coltivano varietà autoctone rarissime, spesso salvate dall’estinzione grazie all’impegno di piccoli coltivatori.

Marco Latour

Tutti i vini premiati
I vini che hanno ottenuto le quattro viti

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