Piccole ibride: conviene veramente comprarle?

 

La flessione del Diesel, e gli ultimi standard in tema di emissioni, fanno in modo che ci sia sempre più attenzione nei confronti delle piccole ibride. Con al momento la scelta limitata a Toyota Yaris Hybrid e Suzuki Ignis, Swift e Baleno diventa facile confrontare l’offerta con le alternative a benzina.

Prima ancora del listino, vale però la pena soffermarsi sulle caratteristiche di una vettura compatta ibrida, che per effetto della batteria di trazione e motore elettrico, nel caso di Yaris si trova ad avere qualche chilo in più di peso rispetto alle versioni benzina. Un risvolto che porta ad avere tipicamente una risposta degli ammortizzatori decisamente più secca, in grado di far risaltare le più piccole imperfezioni dell’asfalto. Discorso diverso per le Suzuki, che non sembrano risentire della componentistica aggiuntiva.

Il secondo elemento, riguarda invece la batteria di trazione, di dimensioni ovviamente contenute per essere inserita in una vettura compatta. Il contenimento delle dimensioni ha però un risvolto pratico importante: la durata della carica si esaurisce rapidamente, per cui la trazione solo elettrica può essere mantenuta per pochi minuti, manifestandosi nelle manovre di parcheggio, oppure nelle ripartenze al semaforo.

Subito dopo entra in azione il motore termico, quasi vanificando la presenza dell’ibrido. Un riscontro diverso dalle vetture di maggiori dimensioni, che potendo ospitare una batteria di trazione per Yaris di 20 celle contro le 28 della sorella maggiore Auris, ci lascia gustare la guida solo elettrica per più chilometri e tempo.

Suzuki Baleno Hybrid SHVS
Suzuki Baleno Hybrid SHVS

A favore della trazione ibrida, troviamo invece la presenza di un cambio a variazione continua, apprezzabile nell’uso cittadino e compreso nella dotazione di serie per qualunque allestimento. Anche il recupero dell’energia in frenata, disponibile su ben pochi modelli di pari categoria con motore termico, è ovviamente di serie e ci consente di riutilizzare quella energia che andrebbe inesorabilmente persa, come ricordano i nostri consigli per la guida di una vettura ibrida. Chi preferisce comunque il cambio manuale, nell’offerta Suzuki può puntare su Baleno.

Chi invece si preoccupa per la manutenzione, troverà un gradito riscontro dalla durata delle pastiglie freno, ben superiori rispetto ad una tradizionale motorizzazione proprio per le prerogative di recupero dell’energia in frenata. Nel contempo, dopo i 5 anni che tipicamente coprono la garanzia della batteria di trazione, andrà sottoscritto una estensione che nel caso di Toyota copre altri 5 anni.

Ma veniamo al confronto sul listino, che risulta ancora più interessante se effettuato con l’alternativa benzina di cilindrata inferiore, che ad esempio in casa Toyota è la motorizzazione 1.0 invece del 1.5 che risulta piuttosto anacronistico in una vettura così compatta.

Con una differenza di 2.700 euro rimanendo in casa Toyota, il confronto merita di essere approfondito anche sulle emissioni, pari a 99 gr/km di CO2 del 1.0 benzina, contro i 75 dell’ibrida. Più contenuta invece la differenza di prezzo in casa Suzuki, con solo (è il caso di dirlo) 1.000 euro a separare il benzina che comunque rimane un accessibile 1.2.

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