Prova Suzuki Ignis

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Al momento risulta l’unica citycar compatta a proporre anche la tecnologia di trazione ibrida, mostrando di essere in linea con le nuove prerogative in tema di motori. Con Ignis, Suzuki lancia un guanto di sfida a tutte le citycar in circolazione, mostrando un carattere ben rappresentato dallo stile della carrozzeria.

In soli tre metri e 70 Suzuki è riuscita a mettere una serie di contenuti che fanno della Ignis una vera e propria crossover ultracompatta. Ma rispetto alle tradizionali auto “trasversali” che spopolano sulle nostre strade l’incrocio è del tutto nuovo, tra una sport utility e una citycar. Della prima propone tutta la versatilità e una discreta altezza da terra, oltre alla posizione di guida rialzata, mentre dell’utilitaria ha gli ingombri e soprattutto i consumi.

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A proposito di economia, l’unico motore in listino è il 1.200 da 90 cavalli, un quattro cilindri che senza difficoltà è in grado di percorrere almeno 18 km con un litro di benzina, può essere accoppiato al sistema SHVS (Smart Hybrid Vehicle by Suzuki) sugli allestimenti Hybrid come quello della nostra prova.

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Ciò significa che non sfrutta la tecnologia plug-in, quindi non si può ricaricare nel box, e non consente di viaggiare a emissioni zero, visto che il suo obiettivo è quello di aiutare il motore a scoppio nelle situazioni più critiche: in partenza, in salita, in sorpasso e in tutte quelle occasioni in cui è necessario premere con decisione sull’acceleratore.

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Il cuore del sistema è l’ISG (Integrated Starter Generator), un componente che assicura tre diverse funzioni. È infatti un motorino d’avviamento, ma è anche un motore elettrico che lavora in simbiosi con il quattro cilindri, e un alternatore che in fase di frenata recupera energia e la trasferisce alla batteria.

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Il sistema entra in funzione automaticamente, senza che sia necessario agire su un comando, e se lo si desidera una schermata indica lo stato di carico della batteria e l’intervento del motore elettrico, ma l’informazione più interessante è indubbiamente quella che arriva dal computer di bordo riferito al consumo medio, che oscilla tra i 20 ed i 25 km/litro. E l’aspetto più positivo è rappresentato dal fatto che per raggiungere questo obiettivo non è nemmeno necessario impegnarsi più di tanto, viene tutto naturale.

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Perché la Ignis Hybrid si guida come una normalissima citycar, con l’accessibilità favorita dalle cinque porte e una buona visibilità aiutata dalla seduta rialzata e dalle ampie superfici vetrate, solo in parte limitata dai massicci montanti posteriori che impongono attenzione in fase di manovra.

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Anche l’abitabilità è di buon livello, con tutto lo spazio che serve per ospitare due persone (è omologata per quattro) sulle poltrone ribaltabili separatamente se è necessario aumentare la capacità di carico in occasione di un viaggio, oppure semplicemente per fare la spesa al centro commerciale.

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Proposta anche nella versione a trazione integrale AllGrip, Suzuki Ignis è in listino in tre diversi livelli di allestimento, iCool, iTop e iAdventure, e già dalla configurazione di accesso la dotazione è piuttosto ricca e comprende il grande schermo da 7 pollici ed i collegamenti USB e Bluetooth, oltre alla compatibilità con Android Auto di Google, Apple CarPlay e MirrorLink.

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La Hybrid iTop presentata in questo test è particolarmente ricca e comprende dispositivi che di norma sono destinati a modelli appartenenti a segmenti superiori. Come il sistema di apertura e avviamento senza chiavi keyless, lo start&stop, il navigatore e il pacchetto sicurezza che comprende tra l’altro il sistema che impedisce l’arretramento nelle partenze in salita e la segnalazione dell’involontario superamento della linea di mezzeria.

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Gli ingombri compatti ne fanno un’auto a misura di città, briosa e scattante, con un assetto piuttosto rigido, che se in parte limita il comfort sulle strade più accidentate, ha il vantaggio di ridurre al minimo il rollio nei cambi di direzione, che altrimenti risulterebbe accentuato visto il baricentro piuttosto alto della Ignis.

Tra i pregi c’è anche la buona insonorizzazione per un’auto di questo segmento, che solo alle velocità autostradali trasmette all’interno qualche fruscio di troppo.

LISTINO: da 14.050 euro chiavi in mano
VERSIONE IN PROVA: 1.2 Hybrid I-Top – 16.800 euro + 750 euro Bi-Color
GARANZIA: 3 anni o 100.000 km – 5 anni sui componenti ibridi
NOTA: caratteristiche e dotazione si riferiscono al modello in prova, alcuni accessori citati potrebbero quindi non far parte della dotazione standard

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