Obbligo pneumatici: meglio invernali oppure 4 stagioni?

Gli pneumatici invernali sono l’alternativa alle catene a bordo nel periodo invernale, ma le loro condizioni d’utilizzo non si restringono alle sole giornate di neve. I produttori di gomme hanno ormai raggiunto standard elevati in questo settore, e gli pneumatici termici hanno oggi prestazioni superiori a quelli estivi, fino ai 7 gradi centigradi.

In tante situazioni il clima non è però così rigido da rendere necessario l’equipaggiamento stagionale, soprattutto se si guida prevalentemente su strade urbane e non si affrontano viaggi particolarmente lunghi. In questi casi un 4 stagioni di qualità può essere il compromesso ideale per garantire la giusta sicurezza, con il vantaggio economico legato alla necessità di un solo treno, senza la doppia visita al gommista per il cambio stagionale.

I moderni 4 stagioni offrono elevata aderenza su strade innevate e bagnate durante tutta la stagione invernale, nel contempo rendono la frenata sicura su strade asciutte e bagnate durante la stagione estiva, grazie al disegno adattivo del battistrada. Una sicurezza in più nel periodo estivo, quando l’improvviso acquazzone rende particolarmente insidioso l’asfalto.

Di certo la variante specificatamente invernale ha generalmente una maggiore capacità di ridurre il fondamentale spazio di frenata in presenza di basse temperature, per esempio, dal 15% al 30% rispetto ad un normale pneumatico. E questo non solo in caso di strade bianche, ma anche con fango, pioggia, brina e ghiaccio. Ecco perché ‘invernali’, e non ‘da neve’.

L’aderenza, la mobilità e la stessa frenata non sono solo problemi di chi è alla guida di un’auto a trazione anteriore o posteriore, ma anche di chi possiede una vettura 4×4. In questo caso, se la trazione è generalmente migliore di quella di una normale auto a due ruote motrici, i limiti si manifestano nel campo della direzionalità e della frenata. Il peso notevole e il baricentro alto, infatti, non sono gestiti dalla trazione integrale e neppure dai controlli elettronici. Motivo per cui diversi produttori di suv a 2 ruote motrici, propongono la disponibilità di pneumatici 4 stagioni come dotazione standard.

Nel caso si decida per gli pneumatici invernali, va considerato anche la necessità stoccaggio degli pneumatici invernali in estate. A tal proposito, ormai molti gommisti offrono al cliente la possibilità di lasciare in magazzino gli pneumatici inutilizzati. E’ inoltre importante anche la scelta del luogo di stoccaggio, perché in presenza di forti escursioni termiche, tutti i tipi di coperture possono perdere la loro efficienza in maniera del tutto anomala e veloce.

Due ultime precisazioni. Gli pneumatici invernali si distinguono da quelli estivi per la marcatura M+S. Alcuni hanno un simbolo grafico, lo ‘snowflake’, una sagoma di montagna con dentro un fiocco di neve: si tratta del marchio che segnala il prodotto invernale secondo il mercato americano.

Per l’Europa è sufficiente la scritta M+S sulla carcassa del pneumatico. Inoltre, la Direttiva Europea 92/23/CE prevede la possibilità di utilizzare, a parità di misura, un codice di velocità inferiore a quello omologata sul libretto di circolazione (minimo Q: 160 km/h). Ma in questo caso, occorre per legge apporre sull’auto un adesivo di avvertimento, che ricordi che si sta guidando con un pneumatico dalle prestazioni inferiori, rispetto ad uno estivo.

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