Prova Kia Stonic

Con un mercato che domanda Suv a gran voce, Kia non poteva rimanere indifferente, ed ecco quindi Stonic che nella sua compattezza ammicca spavaldamente al pubblico più giovane.

Un pubblico che non potrà rimanere indifferente, di fronte al richiamo di uno stile fresco e contemporaneo che probabilmente piacerà anche al pubblico femminile, da sempre attento ai dettagli.

Particolari che non passano inosservati, come la nuova calandra che interpreta il ‘naso di tigre’ con cui Kia firma le proprie creazioni, ora più affusolato ed elegante.

Ed a guardarla Stonic fa subito pensare alla leggerezza, di una dimensione compatta che punta ad incuriosire chi magari abbandona la tradizionale berlina del segmento B, per un veicolo decisamente più in linea con le nuove tendenze del mercato.

Il colore domina tanto la carrozzeria di Stonic, quanto un abitacolo che abbandona la matrice orientale per abbracciare una dimensione in linea con il gusto europeo.

Stonic viene proposta con interni dai richiami arancio (orange), verde brillante (lime) oppure verde natura (green).

Diverse cornici, hanno il compito di alleggerire la plancia, al cui centro troviamo lo schermo principale da 7 pollici, compatibile con Apple CarPlay ed Android Auto. Il bracciolo centrale offre un ulteriore collegamento (opzionale) per i passeggeri posteriori, via Usb.

Con i suoi 352 litri VDA di capienza, il bagagliaio si distingue per la presenza di un doppio fondo che aumenta la flessibilità di utilizzo, oltre a permettere un fondo piano nell’ipotesi di abbattimento degli schienali posteriori. Una operazione, che rende disponibili ben 1155 litri di capienza complessiva.

A completare il profilo di Stonic, oltre alla completa dotazione in tema di sicurezza, troviamo controlli elettronici di ultima generazione, cui spetta il compito di attivare automaticamente la frenata d’emergenza (con riconoscimento del pedone), il controllo di traiettoria per la correzione in curva ed il mantenimento della stessa traiettoria, il controllo della frenata per evitare perdita di aderenza e la frenata automatica per facilitare le ripartenze in salita.

Elementi che affiancano la qualità dei motori che accompagnano il lancio di Stonic, ad iniziare dal 1.0 benzina turbo tre cilindri con 120 CV di potenza e 172 Nm di coppia. Viene affiancato da due quattro cilindri aspirati: il 1.2 da 84 CV e 122 Nm (realizzato ad hoc per i neopatentati) ed il 1.4 da 100 CV e 133 Nm.

Chi ancora preferisce la declinazione Diesel, trova invece il 1.6 da 110 CV e 260 Nm di coppia. Motori abbinati ad un cambio manuale a 6 rapporti, eccezione fatta per il 1.2 benzina proposto a 5 rapporti. In arrivo un cambio automatico doppia frizione a 7 rapporti, ed una interessante alimentazione bifuel Gpl per il 1.4 benzina, a partire da gennaio 2018.

Durante la nostra prova su strada, abbiamo avuto modo di guidare il 1.0 benzina da 120 CV ed il 1.6 Diesel. Se nel caso del secondo la differenza di coppia risulta evidente, dobbiamo evidenziare la nostra netta preferenza per il 1.0 benzina in termini di piacere di guida.

Più leggero ed agile, questo motore ci ha fatto apprezzare Stonic nella sua freschezza sin dai primi chilometri, con la complicità di un eccellente cambio, che risulta veramente piacevole nell’utilizzo quotidiano, così come nella guida più dinamica.

Stonic viene proposto con un listino di accesso pari a 16.250 Euro (1.4 benzina Urban), con tre distinti allestimenti che aumentano la dotazione, così come il prezzo. Tra le proposte Kia, figura anche una ipotesi di noleggio a lungo termine dedicata ai privati: 275 euro/mese a cui va sommato un acconto di 3.660 Euro.

Chi volesse invece acquistare Stonic, può sempre contare sulla garanzia di 7 anni/150.000 km, di serie su ogni modello del costruttore coreano, che proprio in Corea del Sud ha localizzato la produzione di questo nuovo Suv.

Bruno Bianchi

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