Suv: meglio ibrido oppure Diesel?

Un importante costruttore come Toyota ha iniziato il 2018, dichiarando che i suoi suv non saranno più con motori Diesel, una decisione in linea con la strategia inaugurata qualche anno fa, che già vede la gamma Lexus 100% ibrida. A questo punto, molti automobilisti in procinto di acquistare un suv si stanno domandando se vale la pena fare il passaggio alla trazione ibrida, ma la risposta non è così semplice.

Tanto per iniziare la stessa Toyota, tuttora ha nel listino il suv top di gamma Land Cruiser con motore unicamente Diesel, ma non potrebbe essere diversamente, viste le esclusive caratteristiche fuoristradistiche in dotazione a questo modello.

Indubbiamente il sistema ibrido propone alcuni vantaggi, tra cui preservare la salute di tutti grazie alla riduzione di polveri sottili e le emissioni di NOx. Nel caso di Toyota Rav4, la versione Diesel proponeva comunque emissioni di 123 g/km contro i 115 della versione ibrida.

A questo vantaggio, dobbiamo aggiungere l’abbinamento di serie di un cambio CVT a variazione continua, ben più pratico rispetto a quello manuale, seppure poco reattivo nella guida più dinamica.

Per contro, la coppia di una trazione ibrida risulta nettamente inferiore rispetto alla alternativa Diesel, nuovamente con Rav 4 si parla di 320 Nm a soli 1750 giri, contro 206 Nm a ben 4400 giri.

Un dato che anticipa il potenziale affanno di un veicolo ibrido in salita, vero tallone d’Achille di questa tipologia di trazione. Un ulteriore punto da considerare, è il listino dei modelli ibridi, tipicamente superiore rispetto alle versioni Diesel.

Una consapevolezza che ha spinto Toyota ad una importante campagna promozionale, pronta ad elargire uno sconto maggiore in fase di acquisto, qualora venga permutato un veicolo Diesel.

Discorso diverso, per le ibride Plug-in, ovvero quelle fornite di spina per la ricarica. In questo caso i decantati vantaggi ecologici, che nelle ibride senza spina regalano una manciata di chilometri in modalità puramente elettrica, consentono una autonomia di tutto rispetto.

Con un costo di acquisto che parte dai 36.700 euro di Kia Niro Phev, ed i suoi 60 km di autonomia in modalità elettrica, questi modelli propongono anche soluzioni d’avanguardia. Come quello adottato da Mitsubishi Outlander Phev (listino da 46.850 euro), che grazie a due motori elettrici indipendenti montati anteriormente e posteriormente, offre la trazione integrale per velocità fino a 120 km/h.

Nel caso dei modelli Plug-in, va tuttavia considerata la necessità di una stazione di ricarica, per sfruttare in maniera efficace il vantaggio economico (oltre che ambientale) di questo sistema, allo stato attuale la vera alternativa al Diesel, anche per chi effettua importanti chilometraggi.

Bruno Bianchi

 

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