Energia Hyundai al Fuorisalone 2018

Sottili fibre ottiche luminose portano simbolicamente una carica di energia, alla installazione Hyundai del Fuorisalone 2018. Un percorso esperienziale firmato dall’artista Carlo Bernardini, che racconta il legame tra design ed energia.

Attraverso un particolare studio delle fibre ottiche, la Energy Zone Hyundai porta il visitatore alla scoperta di due distinti veicoli che hanno il compito di esprimere l’impegno del costruttore, sia a proposito di design, sia per quanto riguarda l’energia.

All’ingresso dello spazio espositivo, ci si trova subito in una zona quasi buia, creata per esaltare le fibre ottiche sospese al soffitto. Nel contempo, il pavimento in ghiaia fornisce una sensazione tattile particolare, che aiuta ad immergersi nell’atmosfera sviluppata in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design.

Il suv compatto Kona in versione elettrica, è alla sua prima apparizione italiana dopo il Salone dell’Auto di Ginevra. Una scelta espositiva che ben si abbina con lo spirito dell’evento, grazie ad un gioco di specchi alle pareti che generano prospettive che ingannano la percezione dello stretto spazio a disposizione.

Kona Electric è affiancata dal prototipo Hyundai Kite: una dune buggy nuovamente elettrica, realizzata in scala 1:1 dagli studenti del Master IED in Design del Trasporto, con il supporto del Centro Stile Europeo di Hyundai.

Numerosi dettagli conferiscono una interessante personalità a questo veicolo, che a tratti ammicca al mondo delle competizioni sportive.

Il gioco di luci e specchi quasi cela il lavoro svolto su questo concept, degno di essere esaminato con attenzione.

Numerosi elementi rivelano la cura con cui il prototipo è stato progettato, evidentemente con la prospettiva di partecipazione ad ulteriori esposizioni.

Tornando al lavoro dell’artista Bernardini, l’uso delle fibre ottiche inizia nel 1996, finalizzato alla creazione di geometrie e spazi che moltiplicano le possibilità di visione e percezione da parte dello spettatore, che si trova a vivere dentro l’opera, ma con l’impressione di trovarsi davanti a installazioni sempre diverse, in base ai differenti punti di installazione.

La sua installazione è aperta al pubblico, presso l’Opificio31 di Via Tortona 31 a Milano, fino a domenica 22 aprile.

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