Quanto si risparmia con l’auto elettrica

Il crescente interesse verso i veicoli elettrici, è frenato da un elemento pratico di fondamentale importante, come la diffusione delle colonnine di ricarica. Nel contempo, diversi elementi rendono economicamente interessante la scelta d’acquisto verso questa tipologia di di vetture.

I 23.300 Euro necessari per acquistare l’elettrica Renault Zoe, testimoniano come il listino di questi veicoli stia diventando abbordabile, anche se non per tutte le tasche. A questo costo dovremo aggiungere la necessità di un posto auto fisso, di una apposita colonnina per la ricarica notturna della stessa e della probabile necessità di adeguamento della potenza dell’impianto elettrico di casa.

Per contro, inizieremo subito a risparmiare grazie all’esenzione dal bollo auto per 5 anni dalla prima immatricolazione. Dopo questo periodo, si paga comunque una tassa annuale corrispondente ad un quarto dell’importo per i veicoli benzina. Chi risiede in Lombardia e Piemonte, gode invece di una esenzione a vita per il pagamento del bollo.

Il secondo vantaggio immediato riguarda l’ingresso gratuito nelle aree urbane a pagamento, come la milanese Area C. A questo beneficio, segue il parcheggio gratuito negli spazi delimitati dalle strisce blu.

A questo punto, ad ogni rifornimento di ‘energia’ inizia un vantaggio economico considerevole, che può portare ad un taglio dei costi in grado di raggiungere il 60% rispetto ai tradizionali carburanti. Ad oggi, quasi il 90% dei proprietari di una vettura elettrica ricarica il veicolo durante la notte presso la propria abitazione, sostenendo un costo al chilometro pari o inferiore a tre centesimi di euro.

Per ricaricare opportunamente il veicolo nel box di casa, dovremo però mettere in conto un apposito caricatore domestico, il cui costo parte da 700 Euro ai 1.200 della Box Station Enel, che non necessita di aumento della potenza dell’impianto standard da 3 kW.

Una altro vantaggio economico riguarda la manutenzione, che ora deve fare i conti con la semplicità dei motori elettrici, l’assenza di liquidi, il cambio e la componentistica ben più snella rispetto ad una tradizionale vettura.

Solo la batteria di trazione, necessiterà di un opportuno contratto per la sua sostituzione, sempre che non rientri già in una formula di noleggio direttamente con il costruttore del veicolo.

Rimane unicamente l’incognita del valore residuo della nostra vettura elettrica, al momento della sua rivendita. Un dubbio che da una parte vedrà sempre più mercato per questa tipologia di veicoli, vista la crescente diffusione, dall’altra subirà le inevitabili evoluzioni che interessano la batteria di trazione.

Di certo, un incentivo statale potrebbe far decollare i volumi di vendita rendendo ancora più abbordabile il prezzo di acquisto, come per altri mercati europei. L’assenza di un costruttore nazionale interessato alla tecnologia in questione, rende comunque oggi lontana questa ipotesi.

Bruno Bianchi

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