Verso la Normativa Euro 6d

Siamo di fatto entrati in un nuovo scenario, che vedrà evolvere ulteriormente le Norme Euro in base ad una tabella di marcia prestabilita. E’ quindi il momento di iniziare ad orientarsi, nel labirinto di sigle che riguardano queste sempre importanti Norme.

Importanti, perché oltre a definire il livello di nocività delle emissioni di ciascun modello di auto, saranno quelle sulla cui base i i comuni italiani stabiliranno le rispettive ordinanze di blocco della circolazione. Se state pensando all’acquisto di una nuova auto, conviene quindi verificare l’omologazione del modello cui siete interessati.

Ma andiamo con odine: dopo l’Euro 6, basato sul test delle emissioni con il vecchio sistema che prevedeva una analisi strumentale in laboratorio, siamo passati al test delle reali emissioni su strada. Da settembre 2018, tutti i veicoli dedicati al trasporto passeggeri devono superare questo test per poter essere messi in vendita. Il test viene indicato come RDE, ovvero emissioni nella guida reale.

La Normativa Euro 6c riguarda i veicoli venduti da settembre 2018, non modifica i limiti dei Diesel (allineati ad Euro 6a ed Euro 6b), piuttosto quelli dei motori benzina che dovranno ridurre le particelle PN da 6×1012/km a 6×1011/km. Una esigenza, alla base dell’ultima generazione di motori benzina dotati di filtro antiparticolato.

Il passaggio successivo diventa quindi l’Euro 6d (in una prima fase definito Euro 6d-Temp), in vigore fino al gennaio 2020 per le omologazioni, e gennaio 2021 per le immatricolazioni. Un lasso di tempo, motivato dal passaggio dal fattore di conformità 2,1 al futuro 1,5 con l’Euro 6d.

Nel frattempo, dal 2020 i Diesel dovranno scendere ad emissioni di Ossido di Azoto (NOx) pari a 120 mg/km. Un passaggio significativo, viste le ultime ricerche che hanno puntato il dito sui Diesel già in circolazione, riscontrando emissioni reali cinque volte superiori rispetto ai benzina.

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