Prova Volkswagen Golf GTD

Sportiva e a gasolio, come da tradizione evocata nella sigla GTD. Con i suoi 170 CV, è la più potente Volkswagen Golf a motore diesel. Molte le somiglianze con la sorella a benzina GTI.

LISTINO: da 28.250 a 30.050 euro

VERSIONE IN PROVA: Golf 2.0 TDI 3p GTD DSG

DESIGN
Per dar forma a GTD, i designer della Casa tedesca hanno lavorato con l’intero album fotografico di Golf GTI sul tavolo. I rimandi alla versione sportiva della media Volkswagen a benzina, sono evidenti ovunque. Tanto per cominciare, il fascione paraurti anteriore con i fendinebbia verticali. Me anche fari e calandra sono identici. Dietro, trovano posto gli stessi gruppi ottici bruniti. Cosa cambia, allora? Sulla GTD non c’è la linea rossa che gira intorno alla griglia anteriore, al suo posto un filo cromato. Dietro, il terminale di scarico è sì sdoppiato, restando tutto su un lato. Più che marcare una differenza, i dettagli vogliono sottolineare una parentela, oltre alla sportività di questi due modelli top di gamma.

INTERNI
Vedi la voce “Design”, verrebbe da dire, in quanto anche qui i rimandi alla GTI continuano. Nei sedili sportivi non trova posto il rosso per le cuciture, e la differenza è fatta. Per i nostalgici di ciò che era la GTD lanciata 27 anni fa, il tessuto ha un disegno a quadri, come allora. Il logo GTD spicca sul volante in pelle nera a tre razze, dietro il quale ci sono le palette per gestire il cambio doppia frizione DSG in modo più diretto. Pelle che ritroviamo sul freno a mano, e per il pomello del cambio. Questo materiale pregiato è sempre di tonalità nera: il colore della GTD.

ALLESTIMENTI
L’assetto sportivo, i cerchi da 17″ e il volante a tre razze in pelle ci sono. Per il comfort, ecco il climatizzatore bizona, la Radio Cd con lettore Mp3 e otto altoparlanti, il cruise control, sensore pioggia e specchietti regolabili elettricamente. Bene la sicurezza, con airbag anche per la testa e per le ginocchia, di serie. Del resto, il prezzo non è da occasione, è più alto di quello della sorella GTI, per tornare sul tema.

MOTORE
Quattro cilindri common rail di 2.0 litri da 170 CV. Pulito (è Euro 5), elastico, 350 Nm di coppia già a 1.750 giri, e pure con consumi da city-car, 18 litri nel combinato se usato senza… sportività. Con un’espressione classica, si può dire che sia un gioiellino. Gli iniettori piezoelettrici e il turbo di ultima generazione, gli conferiscono non solo elasticità, ma anche un certo inaspettato allungo. Un allungo che spinge ben oltre i 2.500 giri di coppia massima, segnalati nella scheda tecnica. E il rumore? Lontano. Perché GTD è insonorizzata come si deve, persino il parabrezza è stato trattato in modo da non trasmettere vibrazioni all’interno dell’abitacolo. Certo, c’è chi potrebbe trovare in questo un difetto: scegliendo una sportiva, verrebbe voglia di sentirla. Le prestazioni in cifre parlano di 8 secondi nello 0-110 km/h, e altrettanti per passare da 80 km/ha 120 km/h. 222 km/h invece la velocità massima.

SU STRADA
Cerchi da 17″ e assetto ribassato di 15 mm rispetto ad una normale Golf. Molle, ammortizzatori e barra antirollio rinnovati appositamente per questa versione. Queste soluzioni permettono di gustare il motore, senza troppe preoccupazioni. GTD scorre piatta sull’asfalto, senza mollare mai la presa e senza risultare troppo rigida. Un mix di comfort e sportività, niente estremismi. Volendo, tra gli optional c’è il DCC, ossia il sistema di regolazione adattiva delle sospensioni, e della taratura del servosterzo. In ogni caso, il differenziale autobloccante elettronico XDS è di serie.

PRO
Assetto e trazione
Elasticità motore e coppia
GTD, il gusto di un classico

CONTRO
Listino
Mancanza di carattere estetico

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