Prova Honda Insight

Alternativa alle auto tradizionali, Honda Insight sfrutta il sistema ibrido IMA per consumare e inquinare meno. L’auto è una berlina votata al comfort, lunga nell’aspetto, ma particolarmente curata dal punto di vista aerodinamico.

LISTINO: da 21.000 a 24.000 euro

VERSIONE IN PROVA: Honda Insight 1.3 Executive i-Pilot

DESIGN
Il frontale di Honda Insight richiama sportivamente il family feeling delle ultime nate di casa Honda. Fari con sviluppo orizzontale e un generoso paraurti anteriore dominano la vista. Distintive le finiture azzurrate dei fari e la posizione bassa di fendinebbia e frecce anteriori. I tecnici hanno indirizzato il design della vettura alla ricerca del miglior coefficiente aerodinamico. Honda Insight è piuttosto lunga (quasi 4,4 metri) e ha una forma particolarmente allungata, che digrada come un cuneo verso la parte posteriore. La coda comunque è tronca e leggermente alta, richiedendo un lunotto suddiviso in due parti: una superiore fortemente inclinata e l’altra inferiore e verticale. Tra i due troviamo un gradino che integra la terza luce di stop e si allinea ai fari posteriori triangolari ai lati.
Le fiancate sono pulite, rotte solo da due linee orizzontali. La prima attraversa le maniglie portiere e corre alla base dei fari posteriori. La seconda mette in risalto la parte bassa delle portiere creando un effetto ‘minigonna’.

INTERNI
A bordo ci si trova a proprio agio come sulle berline di fascia media. I rivestimenti interni in tessuto creano un ambiente accogliente, e alcuni dettagli come i braccioli anteriore e posteriore ripiegabile (quest’ultimo di serie sulla vettura della nostra prova) ci preannunciano il confort a bordo. Lo studio aerodinamico si combina ad un abitacolo basso, e di conseguenza anche la seduta è piuttosto ribassata. Il parabrezza è decisamente inclinato, con il cruscotto che si allunga fino al guidatore, con un andamento piacevolmente lavorato. La buona accoglienza riservata ai passeggeri anteriori, si conferma tale anche per quelli posteriori, con tanto spazio in lunghezza per le gambe ed una generosa altezza, nonostante il profilo ribassato del cielo della vettura. La seduta è comoda, ed anche la luce che entra dai finestrini illumina l’abitacolo, regalando una sensazione di accoglienza.
La strumentazione è particolarmente articolata, con il tachimetro nella parte superiore che si illumina di blu o verde in funzione dell’andamento dei consumi. Più sotto e separato, troviamo il cruscotto principale con il contagiri e il display di bordo, a fianco troviamo gli indicatori analogici relativi al carburante e stato ricarica della batteria IMA. I dati forniti dal display di bordo sono completi delle informazioni sulla gestione del propulsore. Tra le indicazioni: il consumo istantaneo e quello medio, la media dei consumi degli ultimi tre viaggi, un indicatore a barre per il consumo istantaneo e una serie di alberelli che segnalano la più o meno buona condotta di guida. Sullo stesso poi vengono proiettate numerose informazioni di servizio, come i chilometri ai tagliandi, spia della riserva e altro.

BAGAGLIAIO
La batteria del sistema ibrido di Honda Insight è posizionata in basso, appena dietro i sedili posteriori. Questo obbliga a rinunciare alla profondità del vano di carico, che comunque ha una superficie decisamente ampia. La parte più vicina all’apertura poi è abbassabile per ricavare ulteriore spazio, e cela il kit di riparazione pneumatici ed un ulteriore capiente vano nascosto. In totale i litri di capienza sono oltre 400, coperti da una pratica tendina scorrevole, con lo schienale abbattibile nel rapporto 60/40.

ALLESTIMENTI
L’allestimento base di Honda Insight prende il nome di Elegance, e prevede già una fornita dotazione. Di serie troviamo il climatizzatore automatico con filtro antipolline, il bracciolo anteriore con porta oggetti, volante in pelle, cerchi in lega e autoradio con comandi audio sul volante. Salendo si può scegliere la più accessoriata Executive, che aggiunge allarme antifurto, fendinebbia, comandi cambio a bilanciere sul volante, cruise control, Bluetooth con comandi audio e ingresso USB. La versione della nostra prova è quella top di gamma, ovvero Executive i-Pilot, che ha il medesimo allestimento previsto per Executive, con l’aggiunta del navigatore touchscreen integrato i-Pilot.

SICUREZZA
Come tradizione giapponese la sicurezza riveste un ruolo fondamentale, e tutte le dotazioni sono di serie per ogni allestimento. Gli airbag sono sei, frontali, laterali e laterali a tendina, di cui quello frontale passeggero disinseribile. Presenti gli agganci ISOFIX, e le cinture di sicurezza con pretensionatore. Inoltre sono di serie ABS a 4 canali, sistema di assistenza per le partenze in salita e controllo di stabilità/trazione VSA.

MOTORE
Il sistema ibrido di alimentazione di questa vettura è denominato IMA (Integatred Motor Assist). Nel dettaglio è presente un normale motore a combustione 1.3 i-VTEC da 1.3 litri e 88 cavalli posizionato anteriormente, cui si aggiunge un motorino elettrico da 14 cavalli. Quest’ultimo è collegato da un lato al propulsore a benzina per assisterlo, e dall’altro ad una batteria da 100 Volt posizionata in basso dietro i sedili posteriori.
L’obbiettivo di questo sistema è abbattere i consumi di carburante, aiutando il propulsore a benzina con quello elettrico. Durante le decelerazioni il motorino elettrico ricarica la batteria, la cui energia accumulata servirà per alleviare il lavoro del propulsore a combustione, durante le accelerazioni e la marcia normale.
Una tecnologia altrettanto sofisticata, la ritroviamo nel cambio. Si tratta di un automatico CVT gestito al meglio per ottimizzare la resa dei consumi. Tuttavia è prevista anche una modalità S del cambio, più grintosa. Sia in D (normale Drive) che in S c’è la possibilità di cambiare in manuale con le levette dietro al volante, ovviamente solo con S si ha una gestione particolarmente simile ad un cambio manuale.
Chiudiamo con il dato sulle emissioni di CO2, che sono dichiarate in appena 101 grammi per chilometro.

FUNZIONAMENTO IBRIDO IMA
L’avvio del propulsore è pronto e del tutto simile ad un normale propulsore a benzina. Solo i numerosi indicatori del cruscotto ed un vistoso tasto ECON ci avvertono della presenza di qualcosa di alternativo. Per il resto sembra di guidare una vettura tradizionale con la nota positiva di consumi medi veramente contenuti, e sempre inferiori ai circa 6,3 litri per 100 km con qualsiasi tipo di guida (a meno che si ricorra alla Posizione S del cambio con cambiata manuale). Sì, perché seguendo i consigli delle informazioni di bordo, usando il tasto eco, dosando il gas e rispettando gli indicatori Honda (la barra nel display centrale, e la colorazione attorno al tachimetro) si può scendere anche sotto i 5 km/l che sono un valore di tutto rispetto, per un’autovettura a benzina di questo segmento.
In partenza lavora il propulsore a combustione che offre la giusta spinta per muovere la vettura, inoltre per alleviare il peso del motore, il sistema IMA usa anche parte dell’energia accumulata nella batteria e, se la funzione ECON è attivata, il sistema cerca di smorzare gli impeti che si trasmettono al pedale del gas. In rilascio, invece il motore non consuma carburante, ma tende ad accumulare energia per le successive ripartenze.
Fermandosi e tenendo premuto il pedale freno poi si attiva lo spegnimento automatico del propulsore (si disinserisce con il cambio in S) che contribuisce ulteriormente ad abbattere i consumi.

SU STRADA
Il comportamento dinamico della vettura è sempre neutro e particolarmente confortevole. Se davanti la visibilità è elevata, con gli specchietti retrovisori di generose dimensioni che offrono un’ampia superficie visiva, dietro la visibilità del doppio lunotto è solo discreta, con la parte superiore particolarmente inclinata. La visibilità posteriore risente per lo più della circolazione in condizione di pioggia. Il tergicristallo posteriore è infatti posizionato sulla parte superiore del lunotto, con quella inferiore che fatica a smaltire le gocce d’acqua che si accumulano.
Ad andatura moderata si apprezza la buona taratura delle sospensioni, che filtrano bene le sconnessioni dell’asfalto e regalano un buon confort ai passeggeri. In curva la vettura ci comunica che preferisce guidare ad andatura rilassata, mostra una leggera tendenza ad allargare, ma rimane sempre ben gestibile dal pilota.
In autostrada si apprezza il basso rumore proveniente dal propulsore e la presenza del cruise control, che compensano qualche piccolo fruscio aerodinamico nella zona dei montanti anteriori.

PRO
Sistema Ibrido
Comfort
Emissioni
Consumi

CONTRO
Molteplicità informazioni di bordo
Visibilità posteriore

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