Escursione al Museo Peugeot di Sochaux

I francesi lo hanno battezzato il Museo dell’Avventura Peugeot. La storia del costruttore francese non è fatta solo di auto, anche se 200 anni comprendono più di una icona nella storia del nostro automobilismo.

Si trova in Francia, esattamente a Sochaux sede originale di una delle più grandi unità produttive Peugeot. Il museo è aperto 7 giorni su 7, ed ha superato 1.600.000 visite dalla sua apertura, con un trend di crescita del 15 per cento. La nostra visita è guidata da un esperto del mondo Peugeot: Fabrizio Taiana, segretario del Club Storico Peugeot.

Per chi non disponesse di una guida così esperta, all’interno del museo sono disponibili svariati strumenti, compreso un moderno sistema QRCode, che tramite un’applicazione I-Phone scarica gratuitamente sul proprio smartphone i filmati di 8 veicoli Peugeot. Il numero dei filmati sarà gradualmente esteso.

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Originariamente il museo avrebbe dovuto conservare almeno un esemplare di ogni Peugeot prodotta, ed i numeri raccontano di un patrimonio attualmente composto da 450 veicoli (di cui 100 in esposizione), 350 cicle e motocicli (meno di 50 in esposizione) e ben 3.000 oggetti marchiati Peugeot.

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Ma quali sono questi oggetti? Ci si sbizzarrisce tra macinacaffè ed utensili per falegnameria ed officina, perché anche questi piccoli prodotti fanno parte del passato (e presente) dell’azienda francese.

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Il museo include una splendida ‘brasserie’ a cui attingere, non solo per la gradevole birra, ma anche per gustare la cucina tipica del territorio. E proprio una ‘brasserie’ era alla base della struttura originale, poi convertita all’attuale museo da Peugeot.

In un ambiente così ‘carico’ di storia, dopo le origini tutt’altro che ‘automotive’, si viene subito avvolti dalla storia delle auto Peugeot. Il percorso è ben congegnato, si parte dagli albori, per arrivare a prototipi e concept, passando tra modelli che hanno partecipato a imprese sportive entrate nella leggenda.

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Su ogni modello, proprio seguendo questo percorso, si trova il filo conduttore con il design che ancora oggi contraddistingue lo styling Peugeot. Le ripetute collaborazioni con carrozzieri e designer (da Bugatti a Pininfarina) diventano una firma che accompagna nel tempo il vissuto di questa marca. Durante questa visita, attraggono in maniera particolare le vetture degli anni 50, periodo in cui l’auto era ancora oggetto d’elite prodotto artigianalmente e destinato a pochi ‘eletti’ in giro per l’Europa.

La storia di ogni modello si somma a quella della famiglia Peugeot, sviluppata su più generazioni e con alterne fortune. Una vera e propria avventura, come viene sintetizzato dal nome di questo esclusivo museo, che affonda le proprie radici in un territorio che ancora oggi ‘vive’ su quanto i Peugeot sono riusciti a costruire nel tempo. E l’originale trasformazione del mulino di famiglia in acciaieria (siamo nel 1810) testimonia anche il passaggio dall’economia rurale a quella industriale.

A fianco del Museo si trova anche un’officina particolare: si occupa della manutenzione e restauro dei veicoli esposti. Un lavoro che forse è più corretto chiamare ‘passione’, vista la dedizione con cui i singoli ‘pezzi’ vengono trattati, perché mantengano il fascino originale nel tempo.

Al Museo non manca uno spazio riservato ai prototipi elettrici, con cui il Marchio vuole dimostrare una antecedenza nei confronti dell’attuale interesse verso la produzione ‘commerciale’ che conosciamo.

In conclusione, questa visita è a cavallo tra la storia del marchio francese, e la cultura europea dell’auto, potremmo dire sin dagli albori, visto che Peugeot quest’anno festeggia il bicentenario. Auguri Peugeot!

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