Prova Jeep Compass 2.2 CRD

La tipica mascherina Jeep rimanda immediatamente alle qualità offroad, che Compass nasconde sotto un abito discreto. Ed e’ sufficiente lasciare l’asfalto, per far emergere il trascinante Dna del marchio americano.

LISTINO: da 27.220 euro
VERSIONE IN PROVA: 2.2 CRD 4×4 Limited

DESIGN
Cosa aspettarsi da una Jeep, se non dinamismo e grinta? Seppure Compass ammicchi ad un pubblico allargato, sono presenti gli emblemi che da sempre caratterizzano il mondo fuoristrada di cui il marchio americano è un capostipite. Le 7 feritoie della griglia frontale sono il simbolo, il vero marchio che campeggia anche su Compass. Il muso ricorda da vicino il modello top di gamma Jeep, quel Grand Cherokee che ha ispirato una generazione di Suv, ma la parte che maggiormente caratterizza Compass sono i vistosi passaruota, cui spetta di dare un tono ‘muscolare’ al design senza fronzoli che contraddistingue questo modello. Numerosi dettagli contribuiscono ad aggiungere dinamismo: dagli inserti in plastica nera sui paraurti, alle barre sul tetto, passando per il solco scavato lateralmente all’altezza delle portiere. Ma come già scritto, tutto l’impatto emotivo di una Jeep è assegnato al frontale, con quella griglia che anche a vettura ferma sembra chiedere strada, anzi fuoristrada.

INTERNI
Il costruttore americano ha sempre avuto un occhio di riguardo per la praticità, ed in Compass questa filosofia viene rimarcata da una plancia che per certi versi appare fin troppo semplice. Il volante gioca sempre un ruolo importante nella guida fuoristradistica, così come la leva del cambio. Ed entrambi sembrano leggermente sovradimensionati, ma nell’uso pratico la scelta è azzeccata. Così come la strumentazione, pulita ed efficace nel rimandare le informazioni utili alla guida. Pratici anche i comandi della climatizzazione, mentre la vera concessione al comfort risulta l’impianto di intrattenimento ed informazione, di matrice Boston (9 diffusori e 368 watt) presente sull’esemplare in prova. Visto l’uso di questo veicolo, i due diffusori integrati nel portellone sono ripiegabili, per far diventare Compass una discoteca all’aria aperta. Meno apprezzata la posizione del pulsante hazard, posto sotto i comandi della climatizzazione e quindi non di immediata localizzazione. La qualità delle plastiche sembra essere più indirizzata al concetto di praticità di cui sopra, mentre i confortevoli sedili in pelle di questo allestimento impreziosiscono l’abitacolo. Spazio a volontà, sia davanti che dietro, ed in tutte le direzioni, sia per gambe che testa.

BAGAGLIAIO
Apprezzabile il pianale a filo del paraurti, vista che l’altezza di carico è piuttosto alta, in questo modo gli oggetti possono essere gestiti più facilmente, una volta a bordo. Il piano si può estendere in lunghezza, grazie allo sgancio dei sedili posteriori, ripartiti nel consueto rapporto 1/3. Presente un ruotino di scorta sotto al ripiano, una soluzione vantaggiosa per ridurre lo spazio. Un pratico telo consente di occultare i bagagli, mentre diversi punti di ancoraggio si riveleranno utili per fissare il carico durante la guida offroad. La base del bagagliaio può anche essere rimossa e lavata, un aspetto pratico che sarà apprezzato da chi sfrutta a pieno questo veicolo.

MOTORE
Il quattro cilindri common rail da 2.143 cc dotato di turbocompressore è l’unica motorizzazione con cui viene proposta Compass. Dispone di 163 cavalli, ed una brillante coppia di 320 Nm, disponibile a soli 1.400 giri. Grande elasticità, ma anche potenza quando serve. L’abbinamento con il cambio a 5 marce è perfettibile, con innesti non sempre immediati ed una frizione piuttosto pesante quando l’uso non è offroad. Questa unità mostra una discreta rumorosità, tendenzialmente legata alla ridotta insonorizzazione del vano motore, si fa sentire un po’ troppo nell’uso stradale. Jeep dichiara consumi dell’ordine di 6,6 litri per 100 Km, nell’uso combinato. Nella realtà, questa soglia è destinata facilmente a raggiungere gli 8 litri, grazie anche allo sfruttamento della trazione integrale permanente, che permette a Compass di raggiungere i fatidici 0-100 km/h in 9,8 secondi.

SU STRADA
Non è certamente stata progettata per l’uso in città questa Jeep, che comunque mostra ingombri più ridotti di quanto possa trasmettere la massa complessiva. Nella guida in questo frangente, i limiti maggiori emergono da cambio e frizione, che mostrano una taratura non proprio da uso urbano. Anche la visibilità posteriore è decisamente ridotta, complici anche i poggiatesta della seconda fila di sedili. Inoltre, l’assenza di sensori parcheggio o di una retrocamera, rappresenta un discreto svantaggio nelle manovre di parcheggio.
Va decisamente meglio su strade extra urbane, dove l’esuberanza del motore muove agilmente Compass. Il resto viene gestito dai sistemi elettronici presenti, con uno specificatamente indirizzato al controllo del rollio. Ed in effetti il comportamento è particolarmente neutro, merito anche dello strutturato schema di sospensioni, pensato per l’uso su asfalto e non. Poco energica invece l’azione dei freni, su cui bisogna fare forza per arrestare Compass efficacemente. Il capitolo autostrada è penalizzato dal rumore del motore, particolarmente presente durante i lunghi trasferimenti.

IN FUORISTRADA
Ovvero il terreno ideale su cui misurare questa Compass, che dietro ad un look poco trasgressivo nasconde doti fuoristradistiche di livello. I primi riferimenti giungono dagli angoli, rispettivamente 20° per quello d’attacco e di dosso, 32° per quello d’uscita. Poi la trazione integrale permanente ‘Freedom Drive I’, che grazie alla possibilità di inserimento del blocco trazione integrale consente il bloccaggio del giunto centrale. In questo modo si ottiene maggiore coppia da trasmettere alle ruote posteriori, giusto in caso di pattinamento su una o più ruote. Oppure per ottenere maggiore trazione su terreno sabbioso, neve alta o superfici con scarsa aderenza.
Diversamente da modelli concorrenti pensati per offrire un compromesso offroad, Compass sembra quasi realizzata con l’obiettivo opposto. Non appena le ruote lasciano l’asfalto per un tratto di sterrato (anche particolarmente sconnesso), questa Jeep si trova nel suo habitat naturale. Anche tratti impegnativi possono essere affrontati senza particolari patemi, con un comfort a bordo sconosciuto a molti modelli concorrenti. Il solo limite è posto dalla tipologia di pneumatici in uso, e dalla mancanza delle ridotte, per un fuoristrada ancora più estremo. Testata anche su tratti con presenza di fango, Compass non ha deluso le aspettative, rivelando tutta l’indole che caratterizza ogni prodotto originale del marchio americano.

PRO
Guida offroad
Spazio a bordo
Esuberanza motore

CONTRO
Cambio e frizione
Assenza sensori di parcheggio

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