Primo contatto con Audi A4 Avant

Le ultime tendenze del mercato automobilistico stanno spingendo molti costruttori a realizzare modelli in chiave premium. In casa Audi questo concetto fa invece parte dell’identità di marca, e viene ora ribadito con Nuova A4 Avant, su sui troviamo tecnologie di ultima generazione votate ad efficienza prestazionale e comfort.

La crescita di Nuova A4 Avant inizia in termini di dimensioni, visto che la lunghezza rispetto alla precedente versione è aumentata di 25 mm, in compenso il peso registra una notevole differenza: fino a 120 kg in meno, in base alla versione.

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A dimostrazione che le misure contano, risvolti interessanti anche sul fronte dell’abitabilità interna che propone più spazio per gambe dei passeggeri posteriori, la testa in zona anteriore e spalle. In particolare, visto il profilo esterno decisamente filante, è quasi sorprendente scoprire che ci sia tanto spazio a disposizione per la testa.

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A guardarla su strada mostra immediatamente imponenza, unita ad un forte concetto di sportività sottolineato da un Cx di soli 0,26 (ancora meglio la berlina con 0,23). Seppure esternamente il design non sia stato stravolto, di certo le forme sono ora più delineate, e lo spostamento degli specchietti retrovisori sulla carrozzeria della portiera fornisce un ulteriore contributo in questo senso (oltre a ridurre il fruscio aerodinamico).

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Il lavoro sugli interni, è invece più vistoso rispetto alla precedente versione, anche in questo caso con forme più delineate ed una caratterizzazione immediatamente visibile, rappresentata dalle bocchette di aerazione che si sviluppano per un metro di lunghezza senza interruzione. In generale, vengono dichiarati ben 785 componenti per tutto l’abitacolo.

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Tra i dettagli di rilievo, lo specchietto retrovisore interno senza cornice: bello da vedere ed estremamente funzionale con un perfetto accoppiamento fornito dalla visione attraverso il lunotto posteriore. Durante la nostra prova, ci ha impressionato per l’ottima qualità delle immagini, ed una volta tanto eccellente visibilità posteriore.

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La strumentazione si distingue per il cruscotto interamente digitale, si tratta di una opzione costituita da un display di 12,3 pollici ad alta risoluzione dalla estrema nitidezza e fluidità, grazie al potente computer in uso. La sinergia con il sistema di navigazione diventa totale, come emblematicamente rappresentato in foto.

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Tanto spazio a disposizione posteriormente per i passeggeri, con in evidenza anche gli schienali divisi nel rapporto 40-20-40 per aumentare la funzionalità del bagagliaio. Nel tunnel centrale i comandi della climatizzazione posteriore, proposti con il sistema a 3 zone.

Il generoso bagagliaio, con i suoi 505 litri che possono diventare 1.510 abbattendo completamente gli schienali, propone una altezza del piano di carico pari a soli 63 cm per favorire le operazioni di carico.

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La sua funzionalità è accentuata dalla presenza di un sensore inferiore, a cui è affidato il compito di comandare l’apertura del portellone quando entrambe le mani sono occupate. Audi prosegue anche sulla strada degli accessori per il posizionamento dei bagagli, come da tradizione, proponendo un catalogo completo tra cui spicca un kit per trattenere i bagagli che si ripiega sotto al piano di carico quando non in uso.

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Dopo avere scoperto le funzionalità del bagagliaio, è il momento di aprire il cofano ed elencare le proposte in tema di motori, con potenze che vanno dai 150 CV ai 272 CV del 3.0 TDI sei cilindri dalla fantastica coppia di 600 Nm.

Tre benzina di classe TFSI e quattro TDI hanno il compito di muovere una vettura che certamente non possiamo definire come compatta, ma il lavoro degli ingegneri conferma una riduzione dei consumi pari al 21%, su cui avrà senza dubbio influito la cura dimagrante precedentemente citata.

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In arrivo anche un modello g-tron, alimentato a gas metano o con l’e-gas di Audi, prodotto in maniera sostenibile. Quello che vediamo nella foto è il kit di serbatoi in materiale composito, che verrà alloggiato sotto al bagagliaio, a quanto sembra senza particolari rinunce sul fronte dello spazio di carico disponibile. I materiali utilizzati per questi serbatoi vengono dichiarati con un peso inferiore del 56% rispetto ad altri sistemi, rappresentando una soluzione potenzialmente interessante per chi vorrà unire risparmio energetico ad emissioni minime.

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Completamente nuovi anche i cambi: manuale a 6 marce, S tronic a sette rapporti e tiptronic a 8 rapporti fanno parte di una offerta che ora include la funzione di veleggio sugli automatici, per un ulteriore risparmio di carburante. La ripartizione della coppia su ciascuna ruota costituisce una ulteriore funzionalità, sia per la trazione anteriore che per la integrale ‘quattro’.

Lo sviluppo della gamma, prevede dal prossimo anno sul TDI più potente un opzionale differenziale sportivo sull’asse posteriore.

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Su nuova A4 Avant è il comportamento di guida che ha fatto un significativo progresso enfatizzando la doppia identità del progetto: da una parte quella sportiva e prestazionale, dall’altra quella votata al comfort.

Spetta a telaio e sterzo filtrare tutti gli elementi di disturbo che la strada ci propone, e vista la (pessima) qualità dell’asfalto italico questo approccio non è certo secondario. I nuovi leggeri assali a cinque bracci ed il servosterzo elettromeccanico, sono alla base del piacere di guida che regala nuova A4 Avant.

La regolazione delle sospensioni permette ora la scelta tra un assetto sportivo ed uno più confortevole, proprio per accentuare ulteriormente la versatilità del carattere di questa vettura. Una taratura disponibile per i motori oltre i 190 CV, ed inserita nel controllo della dinamica di marcia Audi Drive Select.

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Durante la nostra prova sulle coinvolgenti strade dell’alta Provenza francese, ne abbiamo toccato con mano il carattere decisamente eclettico. Tra le motorizzazioni, non potevamo che rimanere affascinati dal top di gamma, quel 3.0 a 6 cilindri che con la trazione quattro fornisce un sostanziale apporto nella dinamica di marcia.

Difficile mettere la vettura in difficoltà: la trazione quattro si conferma inoltre elemento fondamentale nel collegare a terra il retrotreno, in linea con le prerogative di una guida improntata alla sportività.

Più equilibrata la versione TDI da 190 CV, che dispone di quei 40 CV in più che fanno la differenza in termini di spunto rispetto ai 150 CV, evidentemente una potenza finalizzata alle economie di esercizio piuttosto che all’enfasi prestazionale.

In tutti le motorizzazioni testate abbiamo apprezzato l’alto livello di comfort che oggi rappresenta la firma Audi, alzando nuovamente l’asticella nei confronti della concorrenza, che si trova ora a fare i conti con un nuovo ed importante punto di riferimento.

Bruno Bianchi

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