Prova Citroën SpaceTourer

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SpaceTourer interpreta un veicolo moderno e di carattere, con possibilità di scelta tra tre lunghezze e configurazione di un abitacolo che si presta all’uso professionale, così come al tempo libero. Il potente motore 2.0 da 180 CV unito al cambio automatico EAT6 fanno il resto, facilitando l’ampio potenziale di questo veicolo polivalente e spazioso.

Da parecchio tempo il trasporto persone si è trasformato in una esperienza parecchio più confortevole rispetto al passato; una evoluzione che vuole anche un riscontro estetico più in linea con le prerogative di uno stile da gustare anche visivamente, proprio come succede per le tradizionali vetture.

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La scelta di una carrozzeria funzionale, vuole SpaceTourer con una larghezza che faciliti il confort dei passeggeri, ma nel contempo favorisca la circolazione su strada, magari negli stretti passaggi in un centro storico dove la snellezza laterale fa la differenza, così come il rimessaggio in un tradizionale box di medie dimensioni.

Lo spazio interno, risulta quindi modulato su tre distinte opzioni sviluppate in lunghezza: XS equivale a 4,60 metri, M (il modello della nostra prova) a 4,95 ed XL raggiunge i 5,30 metri.

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L’accesso laterale, è garantito da una porta scorrevole in corrispondenza del marciapiede, con possibilità di una ulteriore apertura sul lato sinistro: una opzione da 400 euro che diventano 740 in caso si scelga l’apertura elettrica.

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Un ampio scalino su tutte tutte le portiere, ha il compito di agevolare la salita o discesa da SpaceTourer, avremmo però aggiunto una maniglia sul montante anteriore per favorire la salita a bordo ed un punto luce per facilitare la discesa notturna.

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Completa il quadro degli accessi a bordo, il portellone posteriore con apertura verso l’alto: una scelta consolidata, finalizzata a proteggere dalle intemperie durante le operazioni di carico e scarico. Una ulteriore apertura ci consente di accedere direttamente alla parte posteriore attraverso il lunotto, senza dover aprire il portellone del bagagliaio.

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La proiezione verticale della plancia, rispecchia il design frontale della carrozzeria, regalando una posizione di guida subito piacevole ed in grado di favorire la percezione degli ingombri esterni. La qualità di materiali ed assemblaggio è in linea con lo standard di una tradizionale vettura, di cui vengono richiamate tutte le funzionalità.

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Il display centrale, sensibile al tocco, mostra di essere in linea con questa prerogativa grazie alla esaustiva connettività con il nostro smartphone, che possiamo usare anche per lo streaming di musica via Bluetooth.

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Dal display, possiamo inoltre accedere ad alcune regolazioni che riguardano il veicolo rivelandosi così di immediato accesso, senza necessità di consultazione del manuale d’uso.

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Una sottile striscia a ridosso dello schermo tattile, propone i comandi della climatizzazione automatica bizona di cui abbiamo apprezzato la prontezza nel riscaldare il veicolo, anche in presenza di temperature esterne inferiori allo zero.

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Analoga attenzione viene riservata ai passeggeri posteriori, che dispongono di una console dedicata inserita nella lunga plafoniera che copre la zona centrale di SpaceTourer.

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Nuovamente in plancia, la gestione del cambio automatico EAT6 è affidata ad una comoda manopola inserita in una base, che di fatto si pronuncia in maniera tale da ridurre lo spazio a disposizione per le gambe di un eventuale terzo passeggero a fianco del conducente. Una considerazione di cui tenere conto, se optate per la opzionale panchetta a due posti in prima fila, disponibile sugli allestimenti Business di SpaceTourer.

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In compenso, lo spazio non manca certo nei tre ripostigli presenti in plancia, a cui si sommano le ampie tasche delle portiere anteriori. Tra le opzioni, anche ripostigli celati sotto ai sedili, mentre la piccola nicchia a ridosso della leva cambio si mostra perfetta per il nostro smartphone.

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Ineccepibile il dimensionamento dei sedili che offrono 8 posti complessivi: grazie alle guide sul pavimento il loro posizionamento può essere modellato in base a precise esigenze di carico, che prevedono anche l’abbattimento dei singoli schienali per fare posto al trasporto di oggetti o attrezzi particolarmente lunghi.

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I finestrini centrali propongono anche comode tendine in grado di filtrare il sole, senza oscurare completamente il paesaggio. Una soluzione che sarà gradita nei lunghi viaggi, così come nelle brevi trasferte.

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Come si può facilmente immaginare, con tutti i sedili in posizione lo spazio riservato ai bagagli risulta piuttosto limitato. Il già citato sistema di sgancio e slittamento dei sedili (oppure abbattimento degli schienali) si rivela quindi provvidenziale, così come la rete di contenimento dei bagagli aiuta ad evitare che piccoli oggetti possano scivolare verso la zona frontale del veicolo, attraverso la fenditura inferiore dei sedili.

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Una torcia in costante ricarica, ha il compito di fornire luce al bagagliaio ed essere sempre pronta per eventuali situazioni di emergenza o visibilità notturna.

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Il motore 2.0 Turbo Diesel da 180 CV (130 kW) di potenza e 400 Nm di coppia a soli 2.000 giri, è il più potente nel listino SpaceTourer. Con una percorrenza di 14 km/litro, si rivela anche piuttosto parsimonioso nei consumi, ma come sempre questo riscontro può differire notevolmente in base al carico presente.

Di certo il cambio automatico EAT6 con 6 rapporti si mostra in perfetta sintonia, nell’assecondare le tradizionali esigenze di mobilità quotidiana, ma lo stesso cambio dispone anche di una modalità sequenziale gestibile attraverso le palette a ridosso del volante.

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Con SpaceTourer, l’esperienza di guida è molto simile ad un grande Suv dalla posizione rialzata, mentre l’abitacolo si distingue per una insonorizzazione che nei trasferimenti autostradali risulta penalizzata dallo sviluppo della finestratura laterale.

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La dotazione di sicurezza è certamente in linea con le più recenti evoluzioni tecnologiche, e strumenti come la retrocamera facilitano le manovre anche nel box di casa, con possibilità di misurare gli spazi in maniera ottimale grazie alle immagini che aumentano il dettaglio quando siamo in avvicinamento alla zona posteriore.

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Le considerazioni sulla guida, facile e confortevole, si sommano ai giudizi sul lato estetico di SpaceTourer che risulta gradevole ed appagante anche sotto questo profilo. Non è un caso se le tinte della carrozzeria siano in linea con la cartella colori di una berlina, facilitando l’utilizzo di questo veicolo sia per lavoro sia per tempo libero, come mai in passato.

LISTINO: da 32.300 euro chiavi in mano
VERSIONE IN PROVA: BlueHDi 180 S&S EAT6 Feel M – 37.650 Euro
GARANZIA: 2 anni
NOTA: caratteristiche e dotazione si riferiscono al modello in prova, alcuni accessori citati potrebbero quindi non far parte della dotazione standard.

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