Prova Skoda Rapid Spaceback 1.4 Diesel DSG

La tecnologia di Rapid Spaceback è quella comune a tutto il Gruppo Volkswagen, la stessa delle VW e delle Audi, ma lo stile e soprattutto le soluzioni intelligenti sono integralmente made in Skoda. Il marchio della Repubblica Ceca è in continua ascesa, grazie anche all’arrivo delle crossover compatte che si sono aggiunte alla gamma, ma un ruolo fondamentale di questa crescita è da attibuire alle Rapid, la famiglia che ha scalato le classifiche fino a piazzarsi al secondo posto nella graduatoria interna.

E, per consolidare questa posizione, la Rapid si è recentemente aggiornata nello stile e soprattutto nella dotazione tecnologica, oggi più simili a quelli delle Skoda dei segmenti superiori.

Disponibile nella doppia configurazione berlina e Spaceback, più a misura di famiglia, si distingue per la presenza di nuovi gruppi ottici anteriore, con luci diurne a Led e “light assist” , il sistema che regola automaticamente l’intensità del fascio luminoso, disattivando gli abbaglianti quando si incrociano altri veicoli che provengono nella direzione opposta.

All’interno, invece, gli aggiornamenti hanno interessato il comfort e l’estensione dei servizi Skoda Connect fruibili collegando lo smartphone (Apple o Android) con il sistema gestibile attraverso lo schermo da 6,5 pollici.

Non sono stati trascurati i passeggeri che viaggiano sul divano posteriore, che ora possono contare su due prese USB dedicate.

Il restyling della Spaceback non ha modificato gli ingombri, che restano quelli noti, con 4 metri e 30 di lunghezza, perfetti per muoversi agevolmente in ogni tipo di situazione, dalla città all’esodo di agosto.

Il tutto con una capacità di carico che va oltre gli standard di una compatta, fino a raggiungere un volume massimo di 1.381 litri.

A proposito della ripartizione degli spazi tra abitabilità e bagagliaio, anche la Rapid Spaceback si presenta con qualche piccola quanto geniale soluzione che Skoda ha scelto di inserire su ogni modello che si rinnova.

Se altri modelli hanno le protezioni per la vernice delle porte retrattili, che escono nel momento in cui si aprono e altri “trucchi” utili, a questa familiare si distingue per il bagagliaio che può essere diviso su due livelli, mentre la copertura del vano di carico, quando non serve, ha un alloggiamento dedicato sullo schienale del divano.

La scelta dei motori è sufficientemente ampia, perché comprende due varianti del tre cilindri 1.0 turbo a benzina, da 95 e 110 CV e due alternative a gasolio, vale a dire i piccolo 1.4 TDI da 90 cavalli e il 1.6 116 CV che si pone ai vertici della gamma.

In ogni caso si tratta di propulsori con cilindrate ridotte, sufficienti per assicurare la necessaria elasticità, ma dotati di consumi particolarmente favorevoli. L’esempio più evidente è rappresentato dalla 1.4 TDI utilizzata nel test, che con un pieno di 55 litri di gasolio riesce a consentire autonomie reali superiori ai 1.000 km.

La Spaceback 1.4 è disponibile con cambio manuale a 5 marce, ma anche con la trasmissione DSG doppia frizione a 7 rapporti, che comporta un esborso superiore di 1.670 euro (22.020 euro contro 20.350 nell’allestimento Ambition).

La maggiore spesa è tuttavia ampiamente compensata dall’ottimo comportamento del cambio, dotato di innesti rapidi e precisi, ma anche sorprendentemente in grado di rendere possibili sensibili riduzioni nei consumi rispetto al cambio tradizionale.

Grazie anche al programma di supporto alla guida economica, che può essere visualizzato sul monitor centrale.

LISTINO: da 17.780 euro chiavi in mano
VERSIONE IN PROVA: 1.4 TDI Ambition DSG– 22.320 euro
GARANZIA: 2 anni
NOTA: caratteristiche e dotazione si riferiscono al modello in prova, alcuni accessori citati potrebbero quindi non far parte della dotazione standard.

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