Quanto conviene lo scooter elettrico

Lo scooter rappresenta oggi il veicolo preferito per muoversi in numerose città italiane, ed a differenza delle quattro ruote richiede uno spazio minimo per il parcheggio domestico. Parecchi utilizzatori ne stanno già valutando la versione elettrica, come alternativa ecologica e dai bassi costi d’esercizio.

La scelta di uno scooter elettrico rappresenta una soluzione che andrebbe perseguita per almeno due motivi: la totale assenza di rumore ed ovviamente la qualità dell’aria, che sui tradizionali scooter risulta ulteriormente penalizzata dall’assenza di un catalizzatore.

Vale quindi la pena di soffermarsi sulla ipotesi di risparmio che riguarda questa categoria di veicoli, in configurazione elettrica.

Iniziamo dal bollo: per i veicoli elettrici totale esenzione per i primi 5 anni di circolazione (a vita invece in Lombardia e Piemonte), dopodiché si paga un importo corrispondente ad un quarto degli scooter benzina: un risparmio quantificabile in circa 50 Euro/anno (per almeno cinque anni).

Anche la manutenzione dello scooter si avvantaggia da ridotta componentistica ed assenza di liquidi, fatta eccezione per il liquido freni: un risparmio prossimo ai 150 Euro/anno, visto che il classico tagliando costerebbe meno di 50 Euro.  Anche gli pneumatici si potrebbero avvantaggiare con una vita prolungata, per effetto della minore usura in fase di accelerazione, più morbida per l’elettrico.

A questo risparmio, non possiamo aggiungere quello per la revisione, richiesta anche per gli scooter elettrici: 79 euro (nel 2022) rivolgendosi ad un centro revisioni, dopo i primi 4 anni, e successivamente ogni 2 anni.


Rimane da quantificare il costo annuale per l’energia: con la ricarica domestica non superiamo 1 centesimo di Euro per chilometro, quindi su una percorrenza annuale di 3000 km avremmo speso 30 Euro complessivi per tutto l’anno. Con lo scooter tradizionale siamo intorno agli 8 centesimi per chilometro, quindi circa 250 Euro/anno, che fanno un risparmio di 220 Euro/anno passando all’elettrico.

Una ulteriore considerazione riguarda la necessità di un rimessaggio in prossimità di una presa di corrente, per la ricarica notturna dello scooter, mediamente pari a cinque ore di durata per avere il pieno di energia.

In ultimo, certamente non per importanza, il valore di acquisto dello stesso scooter elettrico è oggi superiore rispetto all’alternativa con motore termico, ma potenzialmente l’elettrico potrebbe reggere meglio il valore come usato, per effetto della inesistente usura delle parti meccaniche.

Per la batteria di trazione, ci dovremo preoccupare dopo ben 30.000 chilometri di percorrenza, un lasso di tempo più che sufficiente per godere di una mobilità silenziosa e rispettosa dell’ambiente.

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